Mercato, il ds Fusco promette: «Poker di acquisti»
Il direttore sportivo Fusco: «Rinforzeremo la squadra, in cantiere un poker di acquisti». E su Caceres... «Non è detto che vada via»
Almeno tre rinforzi. Anche quattro, se gli incastri del mercato lo consentiranno. Due di questi saranno attaccanti. Filippo Fusco indica gli obiettivi del Verona al via della sessione invernale, a cavallo tra girone d’andata e ritorno: «La squadra va completata e migliorata, effettuando quelle operazioni che non sono state fatte in estate», dice il direttore sportivo dell’Hellas, nella sala stampa dello Sporting Center di Peschiera del Garda. Un incontro-fiume (circa un’ora) per spiegare le strategie gialloblù. Il Verona ha virato con 13 punti, a meno due dal quartultimo posto che significa salvezza, ma gennaio può cambiare molto, se non tutto, sia nel bene che nel male: «Intanto resteranno con noi quei giocatori giovani, come Fares e Verde, che hanno ricevuto delle richieste, ma che continueremo a valorizzare. Quanto alle entrate, ci sono dei profili che stiamo seguendo da tempo». Resta abbottonato sui nomi segnati sul suo taccuino, Fusco, ma la lista dei desideri del ds prende forma poco per volta. In testa c’è Lucas Boyé, attaccante fisico del Torino.Poi ci sono Ryder Matos dell’Udinese e Bruno Petkovic del Bologna. Un’altra via, in parallelo, conduce a Riccardo Orsolini, seconda punta con il cartellino di proprietà della Juve, in prestito all’Atalanta: «Cerchiamo un centravanti e un esterno offensivo», fa Fusco, che poi assicura che l’Hellas metterà sotto contratto un difensore. Tutto questo, a prescindere dalla permanenza di Martin Caceres, cosa che per l’uomo-mercato di via Belgio è ancora possibile: «Pareva – osserva Fusco – che dovesse esser già via il 3 gennaio, invece è qui che si allena con noi. Si dice che andrà alla Lazio il 7, dopo la partita con il Napoli. Vedremo: parleremo con lui, con il suo agente. Conterà la sua volontà. Martin è stato un esempio sul piano delle motivazioni, in questi mesi. Veniva da un anno in cui ha giocato pochi minuti. Si è ripreso e ci ha dato molto, è un grande professionista, al di là di quanto ha fatto sul campo. Deciderà lui se restare a Verona». Lascia in sospeso, Fusco, la partenza di Caceres – o meglio, il suo ritorno alla Lazio – ma è sull’argomento Pazzini che l’analisi del direttore sportivo si allunga: «Va o resta? Credo sia normale che per un attaccante come lui, capace di segnare oltre 100 gol in Serie A in carriera, ci siano degli interessi. Personalmente non ho ricevuto nessuna offerta. Non è vero, però, che sia stato impiegato poco: è entrato in campo in quasi tutte le partite, ha disputato quasi 1000 minuti, ha realizzato quattro gol. Su rigore, certo, ma bisogna farli. Dopo, è evidente che Pazzini non può essere al centro del gioco della squadra come l’anno passato. In B eravamo noi a essere sempre in avanti. In A la cosa è diversa, perché diverso è l’obiettivo. La sua condizione fisica è buona». A pesare sulle vicende del Pazzo (per cui è lontana l’ipotesi Torino, ma si fanno largo le piste del Sassuolo e del Parma) è il maxi-ingaggio da 1,3 milioni di euro netti, dettato dal contratto sottoscritto con l’Hellas nel 2015: «È sbagliato – incalza Fusco – pensare che proprio per lo stipendio che percepisce occorra cederlo, come pure ritenere che per lo stesso motivo debba giocare di più. I calciatori vanno valutati per quanto danno, non per quel che guadagnano. Dipende dalle caratteristiche, dal tipo di partita che si affronta, dall’avversario. Qui giochiamo per salvarci».
Ieri mattina, al campo di allenamento del Verona, sono stati appesi gli striscioni contro Pecchia e Fusco già esposti sabato nel corso della gara con la Juve, firmati dalla Curva Sud: «I tifosi sono liberi di manifestare la propria opinione – risponde il ds –. Sono nel mondo del calcio da più di vent’anni, conosco bene la natura degli umori. Le contestazioni non frenano la nostra fiducia. La squadra, però, ha bisogno del sostegno del proprio pubblico».
Cerchiamo un centravanti, un esterno offensivo e anche un difensore Pazzini? Per ora nessuna offerta. Non è vero che ha giocato poco