Arena, intesa sindaco-ministro
Nelle prossime ore Franceschini nominerà il suo rappresentante. CdI convocato l’8 gennaio?
Si va verso la risoluzione della nomina del nuovo Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena. Il sindaco Federico Sboarina ha avuto più contatti telefonici con il ministro Dario Franceschini che gli ha assicurato che nelle prossime ore nominerà il rappresentante del ministero nel Consiglio di Indirizzo. Poiché si tratta dell’unico membro che ancora manca è lecito presupporre che per l’8 di gennaio il sindaco, in qualità di presidente della Fondazione, convochi il primo Consiglio. Ancora top secret il nome del sovrintendente.
Fondazione Arena, ci siamo. O quasi. Il sindaco Federico Sboarina e il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, si sono finalmente parlati. Un colloquio telefonico rapido ma cordiale, che sembra avere sbloccato l’impasse che durava da diversi giorni. Il ministro ha assicurato che il nome del rappresentante del governo in seno al nuovo Consiglio d’Indirizzo arriverà a giorni, se non addirittura a ore. Se l’impegno sarà rispettato, sarà quindi probabilmente possibile convocare la prima riunione del Consiglio stesso per lunedì prossimo, 8 gennaio, come Sboarina aveva auspicato già da parecchi giorni.
Del Consiglio, assieme al rappresentante governativo, faranno parte lo stesso sindaco (che per legge ne è presidente), il rappresentante della Regione, Gabriele Maestrelli, il presidente di Confindustria Verona, Michele Bauli ed il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello (che potrà partecipare immediatamente ai lavori, senza aspettare il versamento della quota finanziaria prevista, quota pari al 5% del contributo statale previsto dal Fondo Unico per lo Spettacolo ma che arriverà probabilmente in primavera, dopo che sarà stabilito a quanto ammonterà lo stesso Fus). Se l’intesa tra Sboarina e Franceschini sul «quinto membro» del CdI voglia dire anche un accordo sul nome del nuovo sovrintendente, al momento non è dato sapere. Come abbiamo scritto ieri, la sensazione è che stia perdendo quota l’ipotesi di un ticket De Cesaris-Giacchieri.
L’idea era quella di affiancare a un manager amministrativo (Gianfranco De Cesaris, Direttore Commerciale di Truck & Bus) un superconsulente espertissimo del settore (l’ex sovrintendente areniano, Renzo Giacchieri). Un’idea che piaceva al sindaco ma non al ministro, e proprio su questo Roma aveva bloccato l’iter delle nomine. Iter che ora si è sbloccato: se parzialmente o del tutto, lo capiremo molto presto. Intanto dal mondo politico arrivano nuovi commenti. Il gruppo consiliare del Pd ha invitato tutti i protagonisti della vicenda ad andare avanti, nel timore che la nomina del sovrintendente, in caso contrario, possa slittare a dopo le elezioni, «aspettando un nuovo ministro». Il che, dicono i consiglieri del Pd, «sarebbe un errore gravissimo». Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani affermano che «la ritrovata unità del mondo imprenditoriale a sostegno della Fondazione è un valore fondamentale, ma parimenti importante è la sintonia con la parte ministeriale che non è un semplice portatore di interesse ma un attore che ha svolto un ruolo da protagonista nel salvataggio della Fondazione Arena dimostrando grande attenzione nei confronti di Verona e grande lungimiranza nelle scelte». Di qui l’invito del Pd a percorrere «un percorso condiviso con la città, il Consiglio comunale e il ministero e coinvolgendo di più la Regione che negli ultimi anni è rimasta per lo più alla finestra». Un invito a far presto arriva anche dal Movimento 5 Stelle che sottolinea come «il sovrintendente (auspico con una scelta di merito e non di poltrona) dovrà mostrare le competenze necessarie per non ritornare nella situazione disperata in cui siamo precipitati grazie al duo Girondini - Tosi».