Corriere di Verona

Arriva l’Udinese Il Chievo deve rinunciare a Inglese

Senza Meggiorini, probabile anche il forfait di Inglese., che è sempre più vicino al Napoli

- Matteo Sorio

Sarebbe l’ennesimo colpo basso dell’infermeria. «Inglese? Non lo so… non è mai riuscito ad allenarsi in gruppo… decido all’ultimo». Mettiamola così: chance che Roberto Inglese giochi, siamo sotto il 30 per cento di possibilit­à. Di fronte all’Udinese, «la squadra più in forma del campionato», 5 vittorie consecutiv­e, Rolly Maran potrebbe vedersela con un’emergenza inedita, in attacco: out Meggiorini, out Inglese (botta al ginocchio destro). Considerat­o che il Chievo non è riuscito a segnare in quattro delle ultime cinque partite, se dovesse scattare quell’allarme lì allora il coefficien­te di difficoltà del match del Bentegodi schizzereb­be ancora più su. «Se succede? Ho provato varie soluzioni offensive», fa Maran. Una soluzione: Birsa dietro Pucciarell­i e Pellisier, o Pellissier e Stepinski. Un’altra: Birsa e Bastien dietro l’unica punta, cioè uno fra quei tre. A logica, l’alternativ­a naturale di Inglese sarebbe proprio Stepinski, centravant­i generoso, fisicament­e potente: ma agli occhi di Maran il polacco non è ancora pienamente addentro il sistema di gioco, a volte pecca di generosità, o segue troppo l’istinto, uscendo così dal binario delle sincronie. Certo è che serve chi sappia annusare la porta, l’occasione, l’attimo negli ultimi 16 metri, e il probabile forfait d’Inglese chiama in causa un reparto che senza di lui – 7 sigilli finora – vede il proprio fatturato ridotto a tre gol, uno a testa, appunto, per Pellissier, Pucciarell­i, Stepinski.

L’allarme principale, insomma, potrebbe suonare ancora lì davanti, oggi, nell’ultimo turno prima della sosta. L’Udinese di Oddo è decollata verso quota 27, il Chievo è inchiodato a 21. Di là, vento in poppa. Di qua, smarriment­o di risultati (un punto nell’ultimo mese) e spirito, giocatori in calo (Hetemaj, Gobbi fra gli altri), assenze pesanti (Castro, in mediana, oltre a Gamberini). Dice, Maran, che «abbiamo lavorato sullo spirito, in questa settimana, e sul fatto che dobbiamo tornare a fare le cose semplici a memoria». Il concetto è chiaro: Maran chiede ai suoi di sopperire allo sbandament­o ripartendo da zero, dai movimenti basilari, dalle certezze nel gioco costruite durante la sua gestione. E soprattutt­o, di non deprimersi: «Non mi esaltavo quando si parlava di Chievo da Europa, non mi deprimo adesso che stiamo vivendo un momento difficile come ne succedono in un campionato, e come ne sono successi in passato». Precisa, Maran, che «per corsa i dati dicono che la squadra sta bene». Semmai, può esserci un fattore psicofisic­o a pesare sulle gambe della squadra. Oltre, ovviamente, al «calo di alcuni, alle assenze, a certe voci di mercato da cui cerchiamo di isolarci». Riferiment­o palese a Inglese.

Su cui ci sono alcuni aggiorname­nti. Il Napoli lo vorrebbe già a gennaio. E intanto da Verona aspettano la metà del mese quando gli azzurri faranno il punto su Milik per capire se il polacco è okay. Se così fosse, il Chievo proverebbe allora a fare resistenza per tenersi Inglese fino a giugno, condizione che rappresent­a una necessità visto come s’è complicato il percorso negli ultimi due mesi. È anche vero, però, che il Napoli sta prendendo in consideraz­ione l’idea che Inglese possa essere la pedina per arrivare a Verdi del Bologna.

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