Nel «piccolo mondo» di Khadija spunta l’hobby delle puntate al lotto
Delitto di Valeggio, sotto la lente dell’Arma le frequentazioni della donna. Domenica fiaccolata in Bra
L’anziana da accudire, gli uffici da pulire, l’albergo con le camere da sistemare e poi il compagno malato da aiutare. Ecco il piccolo mondo di Khadija, la marocchina di 46 anni, il cui cadavere è stato ritrovato a pezzi sabato scorso a Valeggio sul Mincio. Un hobby, fino ad ora rimasto sconosciuto, era quello delle puntate al Dieci e Lotto. Si indaga sulle frequentazioni della donna.
L’anziana da accudire, gli uffici da pulire, l’albergo con le camere da sistemare e poi il compagno malato da aiutare, una volta tornata a casa. Ecco il piccolo mondo di Khadija, la donna marocchina di 46 anni, il cui cadavere è stato ritrovato a pezzi sabato scorso nella campagna di località Gardoni, a Valeggio sul Mincio.
Ed è in questo piccolo mondo che si è posata la lente dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e della compagnia di Peschiera che, coordinati dal pm Giovanni Pietro Pascucci, stanno lavorando senza sosta per arrivare alla soluzione di quello che in tutto e per tutto ha i crismi del «giallo perfetto».
Perché, mentre si batte ogni pista investigativa senza escludere alcuna ipotesi, un dato certo c’è: Khadija Bencheick, conosceva e si fidava del suo assassino. È stata l’autopsia a chiarire che a ucciderla sono stati i colpi al capo, probabilmente scagliati con un oggetto contundente o una pietra. Forse un litigio improvviso sfociato nella tragedia, con il killer completamente fuori di sé che ha deciso di sezionare il corpo e di disfarsene in quell’angolo di collina al confine con la Lombardia.
Il fascicolo sul tavolo del pm, almeno fino a ieri, era ancora a carico di ignoti. Ma gli uomini dell’Arma stanno «setacciando» le frequentazioni e le amicizie della donna, alla ricerca di qualche dettaglio che possa portare a una svolta decisiva. Perché al momento è difficile ipotizzare un movente in grado di armare la mano che ha ucciso Khadija, una donna emancipata con un divorzio alle spalle, che difficilmente dava confidenza agli estranei. Ma con un hobby, fino ad ora rimasto sconosciuto: nelle pause tra un lavoro e l’altro, Khadija giocava al Dieci e Lotto. Lo confermano le amiche e i titolari delle due rivendite maggiormente frequentate dalla donna. «Sapevo che giocava al Lotto - racconta una delle sue più care amiche -. Mi diceva che lo faceva quando era sotto stress». In via Del Carretto, alle Golosine, era di casa alla rivendita di Alessandro Sparapan: «Ho saputo solo oggi quel che era accaduto, vedendo la foto sui giornali. Non riesco ancora a crederci - racconta il negoziante -. Era da circa un mese che non la vedevo più, perché da quando è morta l’anziana che lei accudiva, non frequentava più la zona».
Prima, invece, Khadija era una delle sue clienti fisse: «Veniva anche due, tre volte al giorno. Prima di andare dall’anziana o al ritorno, ma sempre
Sparapan Veniva nella mia ricevitoria, giocava 1 o 2 euro al massimo
fuori dall’orario di lavoro prosegue Sparapan -. Ma non era certo quella che si può definire una “giocatrice seriale”. Puntava uno o due euro, sarà capitato solo qualche volta che ne abbia giocati dieci. Di certo, non faceva debiti per giocare». Tra una puntata e l’altra, nell’attesa di vedere comparire i numeri sullo schermo, Khadija si confidava anche un po’ con lui: «Mi raccontava del compagno malato da accudire - ricorda il tabaccaio -. L’ho vista un mese fa, quando mi ha detto che l’anziana era morta e che avrebbe dovuto cercare un altro lavoro». Anche in Borgo Roma, in un punto scommesse vicino a via San Giacomo, la titolare cinese conferma la passione della donna per le giocate: «So che è stata qui anche giovedì, me lo ha detto mio padre che l’ha riconosciuta oggi in foto sui giornali. Puntava pochi soldi, uno o due euro». Nel frattempo, l’associazione di promozione sociale Saadia ha organizzato per domenica pomeriggio una manifestazione in piazza Bra. L’appuntamento è dalle 14.30 alle 17 per ricordare Khadija e «dire basta al femminicidio e alla violenza sulle donne», come ha scritto su Facebook la presidente Samira Chabib.