Corriere di Verona

Nel «piccolo mondo» di Khadija spunta l’hobby delle puntate al lotto

Delitto di Valeggio, sotto la lente dell’Arma le frequentaz­ioni della donna. Domenica fiaccolata in Bra

- Enrico Presazzi

L’anziana da accudire, gli uffici da pulire, l’albergo con le camere da sistemare e poi il compagno malato da aiutare. Ecco il piccolo mondo di Khadija, la marocchina di 46 anni, il cui cadavere è stato ritrovato a pezzi sabato scorso a Valeggio sul Mincio. Un hobby, fino ad ora rimasto sconosciut­o, era quello delle puntate al Dieci e Lotto. Si indaga sulle frequentaz­ioni della donna.

L’anziana da accudire, gli uffici da pulire, l’albergo con le camere da sistemare e poi il compagno malato da aiutare, una volta tornata a casa. Ecco il piccolo mondo di Khadija, la donna marocchina di 46 anni, il cui cadavere è stato ritrovato a pezzi sabato scorso nella campagna di località Gardoni, a Valeggio sul Mincio.

Ed è in questo piccolo mondo che si è posata la lente dei carabinier­i del nucleo investigat­ivo del comando provincial­e e della compagnia di Peschiera che, coordinati dal pm Giovanni Pietro Pascucci, stanno lavorando senza sosta per arrivare alla soluzione di quello che in tutto e per tutto ha i crismi del «giallo perfetto».

Perché, mentre si batte ogni pista investigat­iva senza escludere alcuna ipotesi, un dato certo c’è: Khadija Bencheick, conosceva e si fidava del suo assassino. È stata l’autopsia a chiarire che a ucciderla sono stati i colpi al capo, probabilme­nte scagliati con un oggetto contundent­e o una pietra. Forse un litigio improvviso sfociato nella tragedia, con il killer completame­nte fuori di sé che ha deciso di sezionare il corpo e di disfarsene in quell’angolo di collina al confine con la Lombardia.

Il fascicolo sul tavolo del pm, almeno fino a ieri, era ancora a carico di ignoti. Ma gli uomini dell’Arma stanno «setacciand­o» le frequentaz­ioni e le amicizie della donna, alla ricerca di qualche dettaglio che possa portare a una svolta decisiva. Perché al momento è difficile ipotizzare un movente in grado di armare la mano che ha ucciso Khadija, una donna emancipata con un divorzio alle spalle, che difficilme­nte dava confidenza agli estranei. Ma con un hobby, fino ad ora rimasto sconosciut­o: nelle pause tra un lavoro e l’altro, Khadija giocava al Dieci e Lotto. Lo confermano le amiche e i titolari delle due rivendite maggiormen­te frequentat­e dalla donna. «Sapevo che giocava al Lotto - racconta una delle sue più care amiche -. Mi diceva che lo faceva quando era sotto stress». In via Del Carretto, alle Golosine, era di casa alla rivendita di Alessandro Sparapan: «Ho saputo solo oggi quel che era accaduto, vedendo la foto sui giornali. Non riesco ancora a crederci - racconta il negoziante -. Era da circa un mese che non la vedevo più, perché da quando è morta l’anziana che lei accudiva, non frequentav­a più la zona».

Prima, invece, Khadija era una delle sue clienti fisse: «Veniva anche due, tre volte al giorno. Prima di andare dall’anziana o al ritorno, ma sempre

Sparapan Veniva nella mia ricevitori­a, giocava 1 o 2 euro al massimo

fuori dall’orario di lavoro prosegue Sparapan -. Ma non era certo quella che si può definire una “giocatrice seriale”. Puntava uno o due euro, sarà capitato solo qualche volta che ne abbia giocati dieci. Di certo, non faceva debiti per giocare». Tra una puntata e l’altra, nell’attesa di vedere comparire i numeri sullo schermo, Khadija si confidava anche un po’ con lui: «Mi raccontava del compagno malato da accudire - ricorda il tabaccaio -. L’ho vista un mese fa, quando mi ha detto che l’anziana era morta e che avrebbe dovuto cercare un altro lavoro». Anche in Borgo Roma, in un punto scommesse vicino a via San Giacomo, la titolare cinese conferma la passione della donna per le giocate: «So che è stata qui anche giovedì, me lo ha detto mio padre che l’ha riconosciu­ta oggi in foto sui giornali. Puntava pochi soldi, uno o due euro». Nel frattempo, l’associazio­ne di promozione sociale Saadia ha organizzat­o per domenica pomeriggio una manifestaz­ione in piazza Bra. L’appuntamen­to è dalle 14.30 alle 17 per ricordare Khadija e «dire basta al femminicid­io e alla violenza sulle donne», come ha scritto su Facebook la presidente Samira Chabib.

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 ??  ?? La vittima Qui sopra Khadija Bencheick, la donna marocchina di 46 anni uccisa, fatta a pezzi e data in pasto ai cinghiali nelle campagne di Valeggio (foto a sinistra). I carabinier­i stanno cercando l’assassino
La vittima Qui sopra Khadija Bencheick, la donna marocchina di 46 anni uccisa, fatta a pezzi e data in pasto ai cinghiali nelle campagne di Valeggio (foto a sinistra). I carabinier­i stanno cercando l’assassino

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