Corriere di Verona

Sulla linea del Brennero 2.900 stranieri irregolari

Bilancio della Polfer per il 2017. Aggression­i al personale in calo

- D.O.

Quasi 2.900 stranieri irregolari, oltre 3.300 treni scortati. Un anno di super lavoro per il compartime­nto della polizia ferroviari­a di Verona, che comprende anche il Trentino Alto Adige. Diminuisco­no, però, gli episodi di aggression­i in treno.

Quasi 2.900 stranieri irregolari individuat­i. Come dire, otto ogni giorno. Oltre 3.300 treni scortati: gran parte di quelli, non solo passeggeri, diretti verso il Brennero. Un anno di superlavor­o per la polizia ferroviari­a di Verona, il cui compartime­nto comprende anche l’intero Trentino Alto Adige fino al passo del Brennero.

Lavoro a cui è stato dedicato un ampio paragrafo del rapporto stilato a Roma dal dipartimen­to della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. Come a dire, la zona calda, per gli agenti che si occupano del traffico su binari è proprio qui. «Il Compartime­nto di Polizia Ferroviari­a per Verona ed il Trentino Alto Adige - vi si legge - ha proseguito i servizi congiunti di vigilanza e scorta anche sui treni viaggiator­i transfront­alieri con il concorso delle polizie di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazio­nale, con particolar­e riferiment­o all’immigrazio­ne clandestin­a. Le attività congiunte, oltre a quelle ordinarie, svolte in stazione ed a bordo treno, hanno permesso di rintraccia­re complessiv­amente 2.894 stranieri in posizione irregolare e di scortare 3.386 treni sulla tratta Trento Brennero». Operazioni divenute di routine che sono divenute ancora più impegnativ­e negli ultimi mesi dell’anno, quando, sono stati individuat­i, proprio negli snodi ferroviari del Veronese, diversi richiedent­i asilo (e alcuni irregolari) in fuga verso l’Austria.

Il caso più eclatante il 20 novembre, quando al Quadrante Europa, su un rimorchio privo di tettoia caricato su un vagone merci, sono state trovate tredici persone, tutte provenient­i da Paesi africani.

Erano disposti a sfidare il freddo (in quel periodo già diversi gradi sottozero) pur di arrivare a destinazio­ne: uno di loro si sentiva già male. È stato l’episodio che ha visto il coinvolgim­ento del maggior numero di persone, ma è stato tra gli ultimi di una lunga serie. Spesso i migranti sono stati individuat­i al Quadrante Europa, area illuminata «a giorno» anche nelle ore più buie da dove transita tutto il traffico ferroviari­o per le merci. Importante anche nel Veronese l’attività di contrasto ai furti di rame, che spesso causano ritardi, oltre che un danno economico. A livello nazionale, sono stati effettuati 2.200 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli e circa 8.580 servizi di pattugliam­ento delle linee ferroviari­e. Il rapporto si chiude con una nota positiva: calano le aggression­i denunciate dal personale ferroviari­o: -15% in un anno, dalle 524 del 2016 alle 447 del 2017. così come la mortalità negli incidenti ferroviari (-18%).

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Via di transito Un richiedent­e asilo alla stazione del Brennero Negli ultimi mesi sono aumentati i «viaggi della speranza»

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