Corriere di Verona

Esordio dei saldi a doppia velocità Folla da Adigeo, male in centro

Pienone all’Adigeo, assalto alle insegne più popolari Ma in via Mazzini l’esordio degli sconti è una delusione

- Francesco Barana © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Partenza a doppio binario per i saldi invernali: ieri, nel primo giorno di svendite, si è registrato un vero e proprio assalto ai centri commercial­i, soprattutt­o da Adigeo. Ad essere «puntate» soprattutt­o le marche più popolari. Tutt’altra musica in cento: fra le vetrine di via Mazzini l’esordio degli sconti è stato una delusione. L’allarme delle commesse: «Quest’anno mancano i turisti stranieri. E non c’è più tanto movimento».

Sono le 15 e Vincenzo da Bari sonnecchia su un divanetto dell’Adigeo: «Sono venuto a trovare la mia ragazza che vive a Verona, ma è da stamattina che siamo qui perché lei deve fare shopping. Ora però l’aspetto qui. Sono stanco, era meglio se me ne stavo in camera. È peggio che lavorare». L’amore, si sa, può tutto. A fianco c’è Lale Ram, 35enne indiano, con la moglie, anche loro ad Adigeo dalla mattina. Seduta poco più in là, Marcella, che sta aspettando la sorella che si è attardata in un negozio. Loro, dice, se la son presa meno comoda: «Siamo qua da appena un’ora e siamo riuscite a fare tutto».

Storie che ricorrono e si rincorrono ad Adigeo, ieri preso d’assalto per l’inizio dei saldi, tra parcheggi pieni, resse sulle scale mobili e alcuni negozi assiepati di gente. Soprattutt­o quelli di target popolare, come Primark, ma anche la fascia media non si lamenta: «C’è un bel giro anche da noi che offriamo più qualità» dicono Sara e Samy di Piquadro. «La verità – spiega Michela di Accessoriz­e – è che c’è ancora voglia di saldi, nonostante gli acquisti online, il Black Friday e le promozioni tutto l’anno. È una questione psicologic­a, se la gente sa che iniziano nuovi sconti viene a comprare». In realtà Adigeo ieri è parsa un’isola felice, perché altrove il primo giorno di saldi si è trascinato un po’ a fatica. Vedi in centro storico dove la volontà di Arianna e Lavinia, diciottenn­i di Firenze, incrociate alle 17 in via Mazzini all’altezza di Zara, non è bastata. Tre borsoni ciascuna «e mica è tutto qui, il resto lo abbiamo portato in hotel a pranzo. Siamo a Verona in vacanza e oggi abbiamo approfitta­to dei saldi. Abbiamo cominciato di buon ora, poi pausa pranzo e nel pomeriggio via di nuovo a comprare». Encomiabil­i, ma rare. In via Mazzini dalle 16 in poi c’era il solito struscio di tutti i giorni. Qualcosa meglio alla mattina, ma niente di eccezional­e e comunque pochi acquisti. Irene, responsabi­le di Motivi di via Mazzini sospira: «Non sta andando bene, siamo a -50 per cento di storico. Mancano i turisti stranieri, russi e tedeschi soprattutt­o. I veronesi invece hanno già provveduto con il Black Friday che per noi è stato un successo». Liliana di Jaked, negozio caro a Federica Pellegrini, conferma: «Il Black Friday incide, anche noi quel giorno abbiamo fatto più del doppio degli incassi normali; ma la stagione non è andata benissimo, anche Natale è stato meno ricco. E Adigeo certo non ci ha facilitato la vita». Michela di Lovable è tranchant: «Stiamo andando a rilento». Antonella Rinaldi titolare del Calzedonia di via Mazzini, gioca sul filo del sarcasmo: «Diciamo che va tutto benissimo, ché poi pensano sempre che noi commercian­ti del centro siamo dei lamentoni». Per la verità tiene botta qualche catena di medio-basso target, vedi Carpisa: «Gli altri anni c’era più afflusso anche da noi, oggi siamo a due terzi dello storico, ma il tasso di conversion­e tra chi entra e poi acquista è più alto di un anno fa» dice Eliana, che tuttavia capisce le colleghe degli altri negozi: «Faccio questo lavoro da dodici anni e negli ultimi due c’è stato un calo vistoso. In un anno nel veronese sono stati aperti due nuovi centri commercial­i, aggiungici l’online...».

Per Paolo Arena, presidente di Confcommer­cio, raggiunto in serata al telefono, c’è un sovraccari­co di offerta. Pur premettend­o di non avere «nessun report in mano, per quello aspettiamo domenica sera», Arena conferma che le prime sensazioni non sono positive: «La grande distribuzi­one dei centri commercial­i incide. L’offerta dovrebbe crescere secondo la domanda, dunque secondo le necessità del mercato, invece a Verona è aumentata del 40% nonostante non sia aumentata né la popolazion­e, né il potere di acquisto. Ben vengano iniziative come il Black Friday, mentre il concetto di saldo è ormai superato, tra l’online e le fidelity card degli stessi negozi. Se saldi devono essere almeno si posticipin­o, si facciano a fine stagione, quelli invernali a fine febbraio e non il 5 gennaio. Bisogna trovare nuove soluzioni». Anche la Polizia Municipale, in una nota, ha segnalato che non c’è stato nessun assedio al centro storico e che i parcheggi non sono andati esauriti, mentre un maggior afflusso, con qualche coda ma senza paralisi, c’è stato nelle zone in prossimità dei centri commercial­i.

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 ??  ?? Due immagini della prima giornata di saldi in via Mazzini e nei negozi del centro storico. Il giorno di esordio è relativame­nte significat­ivo, ma c’è stato un andamento a doppia velocità: assalto ai negozi dell’Adigeo ma niente ressa nei luoghi storici...
Due immagini della prima giornata di saldi in via Mazzini e nei negozi del centro storico. Il giorno di esordio è relativame­nte significat­ivo, ma c’è stato un andamento a doppia velocità: assalto ai negozi dell’Adigeo ma niente ressa nei luoghi storici...
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In centro

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