CELENTANO SUPERSTAR A VERONA
Stasera la tv lo celebra riproponendo l’ultimo, memorabile, live in Arena del 2012 I ricordi del manager e amico Mazzi: «Quella volta la città impazzì per lui» E il rapporto con Verona prosegue: presto la serie tv «Adrian» ideata con Manara
«In Piazza Erbe ci andava di notte quando non c’era nessuno. La vigilia della prima serata, invece, pranzammo a Borghetto sul Mincio, prenotando in incognito: le facce, quando si videro arrivare Celentano, fatico a descriverle. Corse la voce e si radunarono tipo duemila persone. E non so dire quante vennero a salutarlo fuori dal Due Torri, in Corso Sant’Anastasia, una delle sue vie preferite, quando lasciò Verona».
Per «Rock Economy», Adriano Celentano si fermò in città dieci giorni, fra l’1 e il 10 ottobre 2012. Mezza Italia si fermò l’8 e il 9, un lunedì e martedì. C’era il Molleggiato in Arena, diretta su Canale 5, 24mila biglietti esauriti in poco più di 48 ore, la metà al costo di un euro per venire incontro a tutti (secondo anello), gli altri da 90 a 165 euro. «Non faceva concerti da diciotto anni, gli ultimi nel ‘94», ricorda Gianmarco Mazzi, manager scaligero, organizzatore dell’evento, ancor’adesso amico di Celentano. Telespettatori del primo show, 8.918.000, per il secondo 9.112.000, share del 32,82 per cento: repliche il 9 dicembre 2013, in 5.290.000 davanti alla tv, e il 13 dicembre 2014, quasi 4 milioni di telecomandi puntati lì. Adesso, le due ore e mezzo di «Rock Economy» vivono un terzo revival, stasera, sempre su Canale 5, poco dopo le 21.
Un omaggio agli 80 anni di Celentano, 6 gennaio 1938, il ragazzo della via Gluck, un piccolo amore per gli angoli di quella Verona di cui è cittadino onorario (chiavi della città dall’allora sindaco Flavio Tosi) e per quel Veneto che ti accoglie quieto, senza strilli, vedi la piccola casa di Asiago, nel Vicentino, dove l’Adriano sa di poter passare giorni lontani dal chiasso dell’umanità più fre-