Agguato sventato contro i tifosi gialloblù
Paura alla stazione partenopea, facinorosi dispersi dalla Polizia
Avevano preparato un vero e proprio agguato agli odiati tifosi del Verona. Ma i circa duecento facinorosi, travestiti da tifosi del Napoli, non avevano fatto i conti con il lavoro di intelligence che gli uomini della Questura di Napoli avevano preparato nei giorni precedenti la gara di ieri. E così è stato possibile sventare l’assalto.
Ore 13 circa, alla stazione centrale è in arrivo il treno da Verona con a bordo i sostenitori gialloblù diretti allo stadio San Paolo per assistere alla partita. In stazione ed all’esterno ci sono gli uomini e i mezzi dei reparto mobile della polizia di stato, carabinieri e finanzieri che presidiano lo scalo ferroviario dalle prime ore del mattino. Nei giorni scorsi il tam tam di una possibile aggressione agli avversari si è fatto sempre più concreto. Ed infatti non appena il treno giunge in stazione, all’esterno si materializzano in duecento. Hanno sfruttato i vicoletti adiacenti per nascondersi ed «armarsi» di mazze, aste e petardi, Trasferta a rischio
Il fermo immagine di un video postato sul web da un testimone che ritrae l’assalto degli ultras napoletani alla stazione: erano 249 i tifosi dell’Hellas giunti ieri a Napoli, quasi tutti arrivati in treno e poi al momento opportuno si sono compattati e sono entrati in azione. Credevano di poter agire indisturbati ma hanno trovato un forte schieramento di forze dell’ordine ad attenderli. Hanno cominciato a lanciare pietre e petardi, a quel punto sono partite alcune cariche di alleggerimento.
Traffico bloccato e tensione alle stelle in corso Arnaldo Lucci, trasformatosi in una sorta di campo di battaglia. I facinorosi resistono una ventina di minuti, ma poi sono costretti a fuggire, dileguandosi nei vicoli. Intanto in stazione i tifosi scaligeri sono stati fatti salire sui bus ed accompagnati con una nutrita scorta, perfino un elicottero, verso il San Paolo. Durante la gara nessun episodio particolare, tranne i cori della curva A e qualche bomba carta lanciata in direzione del settore ospiti. Blindata la ripartenza in direzione Veneto. I tifosi veronesi sono stati fatti uscire dallo stadio e scortati, anche in questo caso, da un ingente spiegamento di uomini delle forze dell’ordine. Sono stati portati in una stazione di provincia, per evitare ulteriori di agguati e da lì hanno preso il treno che li ha riportati a casa. Gli uomini della Digos di Napoli sono al lavoro per identificare i responsabili, così come proseguono le indagini, in collaborazione con i colleghi veronesi, per identificare gli autori della devastazione del caffè Oro Bianco di Verona, avvenuta prima della gara di campionato contro il Chievo.