Fondazione Arena la spunta Gasdia Sarà sovrintendente
La designazione lampo del Cdi insediato ieri
Pronosticata per mesi come futuro direttore artistico, sarà sovrintendente. Cecilia Gasdia, la cantante lirica più gloriosa di Verona, è stata designata ieri dal consiglio di indirizzo convocato al volo dal sindaco Sboarina: è il frutto dell’accordo con il ministro Franceschini, che nel weekend aveva sbloccato la situazione.
Una figlia dell’Arena a capo dell’Arena. A sorpresa, ma non troppo, il sovrintendente della Fondazione lirica sarà Cecilia Gasdia, 58 anni da compiere in agosto. Veronese nata e cresciuta in città, soprano di fama, volto anche televisivo negli anni 80 e 90, per mesi è stata indicata dai rumors come il prossimo direttore artistico. Invece è salita al gradino più alto, quello che le consegna anche le chiavi «politiche» dell’ente, perché sul suo nome si è trovato il compromesso tra il sindaco Federico Sboarina e il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Il primo voleva un manager d’azienda (Gianfranco De Cesaris), il secondo la riconferma del sovrintendente uscente, Giuliano Polo. In ogni caso, il governo ha tenuto la barra dritta sul profilo del nuovo timoniere, da scegliere (come legge prescrive) tra persone con esperienza specifica nella lirica.
La designazione della Gasdia è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri con una riunione lampo del Consiglio di indirizzo appena costituito. La nomina avverrà con la firma di Franceschini, ma è solo un passaggio formale, perché sul soprano si sono favorevolmente espressi all’unanimità tutti i cinque consiglieri. Quindi il presidente del Cdi, cioé il sindaco, insieme a Giuseppe Riello e Michele Bauli, i due big che hanno fatto il loro ingresso nell’organismo in rappresentanza di ente camerale e Confindustria Verona, e con Gabriele Maestrelli, il componente designato dalla Regione. E soprattutto con Flavio Piva, la new entry dell’ultima ora, il membro espresso dal ministro: era lui, il quinto uomo, il tassello mancante per far finalmente insediare il nuovo Consiglio di indirizzo. La comunicazione informale di domenica, e la mail certificata arrivata ieri mattina in Comune poco dopo le nove e mezza, hanno sbloccato la situazione. E così Sboarina, con in tasca già il nome della Gasdia, ha potuto convocare il Cdi senza ulteriori rinvii, proprio nel giorno in cui scadeva il mandato di Giuliano Polo.
Si chiudono così quasi due anni di gestione commissariale - correva l’aprile 2016 quando Flavio Tosi chiese la messa in liquidazione - e oggi Sboarina può dichiarare soddisfatto: «La Fondazione Arena riprende il suo percorso ordinario. Ora tutti dobbiamo remare nella stessa direzione, per uscire da una situazione che è comunque difficile. Si esce da un commissariamento, abbiamo ancora una situazione debitoria notevole (28 milioni circa, ndr) c’è quindi necessità di un rilancio basato sulla qualità artistica, sul fatto che l’extra lirica dia un valore aggiunto in termini di risorse economiche, sulla costruzione di progetti importanti, perché attraverso questi anche il mondo dei privati può tornare a investire risorse». Per il sindaco la priorità è rappresentata dai lavoratori: «Non dimentico che in questi ultimi tempi chi ha pagato sono loro, e da loro deve ripartire il rilancio. La scelta della Gasdia? Basata innanzitutto sul suo nome di artista conosciuta in tutto il mondo, ma anche sulla esperienza che lei si è costruita di recente nella direzione di organizzazioni musicali. Tutto questo all’interno di una squadra che verrà costruita intorno a lei». Di più Sboarina non dice, ma lo schema pare sia già pronto: ad affiancare Gasdia ci sarà proprio De Cesaris, in un ruolo da manager inizialmente in coabitazione con l’attuale direttore operativo Francesca Tartarotti (il cui contratto scade nel 2019). E in qualche modo la squadra sarà completata da Renzo Giacchieri, l’ex sovrintendente, che fornirà consulenza gratuita. Insomma: è cambiato l’ordine dei fattori ma non il risultato. Sboarina è riuscito a piazzare le tre persone che aveva in testa per la Fondazione.