Vicenza, Van Gogh record Duecentomila visitatori
Arte Bilancio a metà mostra del curatore Goldin. «Superato» Caravaggio a Milano
Secondo le proiezioni potrebbe diventare la mostra più vista in Basilica
La media giornaliera è stata di 2.228 visitatori, picco il 31 dicembre
Lo studioso trevigiano collaborerà al docu-film sul pittore venduto in 60 Paesi
Oltre duecentomila ingressi in poco più di 90 giorni di mostra. Lo scettro di grande mostra più visitata d’Italia nell’ultima settimana del periodo natalizio e pure un (nuovo) record per la stessa Linea d’Ombra: «Non mi era mai successo di registrare l’ultimo giorno dell’anno come quello più visitato».
Marco Goldin ha alle spalle decenni di attività nell’organizzare mostre d’arte frequentate, finora, da circa 11 milioni di persone. Ma nella sua esperienza non gli era ancora capitato di leggere i dati emersi in questi giorni in merito all’esposizione «Van Gogh. Tra il grano e il cielo». Ovvero alla grande mostra allestita nella Basilica palladiana di Vicenza, la quarta timbrata Linea d’Ombra nella città del Palladio fin dalla riapertura del monumento nel 2012.
La nuova esposizione del curatore trevigiano ha aperto i battenti il 7 ottobre scorso e ieri, al giro di boa di metà percorso, ha fatto il punto. Con dati «sorprendenti», che piazzano l’esposizione al primo posto in Italia per numero di visite nella scorsa settimana, (26.459 ingressi) davanti alla mostra su Caravaggio a Milano. Ma i numeri – che nel caso di Goldin sono certificati Siae (Società italiana degli autori ed editori) – dicono anche di più: le 129 opere esposte del genio olandese (43 dipinti e 86 disegni) sono state ammirate da 205.004 persone in 92 giorni di apertura, con una media di 2228 visitatori al giorno.
Di questi, circa il 60 per cento accede dopo aver prenotato il biglietto: «Un dato eccezionale - spiega Goldin paragonabile solo alla mostra “La Ragazza con l’orecchino di perla” (allestita dal curatore a Bologna nel 2014, ndr)». Ma uno dei dati più sorprendenti arriva dalle festività natalizie, quando nei 13 giorni dal 26 dicembre al 7 gennaio scorsi la mostra ha accolto 47.272 visitatori con una media salita a 3671 persone al giorno e una particolarità che segna un record per Goldin: il giorno più visitato (finora) è il 31 dicembre scorso, quando 4744 persone sono entrate nel monumento di piazza dei Signori. Per l’occasione la Basilica è rimasta aperta fino alle 2 del mattino del 1 gennaio e dalle 20 alle 2 si sono registrati oltre 1500 accessi: «È una cosa che non mi era mai successa prima - afferma il curatore - e lo leggo come un segno del fatto che molte persone amano trascorrere la notte di capodanno in modo diverso dalla tradizione».
E dunque ora il titolo di mostra «vicentina» più visitata fra le quattro organizzate finora è a un passo: «Supereremo il record di visitatori delle precedenti esposizioni - afferma l’assessore alla Crescita, Jacopo Bulgarini d’Elci - e a mostra terminata la Basilica si avvicinerà a quota due milioni di ingressi registrati, segno che le grandi mostre sono un modello che funziona e dunque a mio avviso andrebbero preservate in futuro».
Nel frattempo, mentre Marco Goldin guarda alla prossima mostra a Treviso su «Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet» prevista dal 24 febbraio al 3 giugno prossimo al museo di Santa Caterina («È una mostra di grande qualità ma con una popolarità diversa rispetto a quella vicentina - afferma Goldin - non mi aspetto centinaia di migliaia
visitatori»), l’esperienza in Basilica finisce anche al cinema, in Italia ma non solo: il curatore trevigiano ha annunciato infatti una collaborazione con le società «Nexo digital» e «3D Produzioni» per il docu-film Van Gogh tra il grano e il cielo nell’ambito della rassegna «La grande arte al cinema», già venduto in 60 nazioni e a 70 emittenti televisive e previsto nel grande schermo dal 9 all’11 aprile prossimi: «Un nuovo impegno per me spiega Goldin -, si tratta un’opera cinematografica su Van Gogh che parte proprio dalla mostra di Vicenza, con riprese della città e dell’esposizione stessa».