Corriere di Verona

Oltre 200 telecamere sui dipinti

- G.M.C.

Il furto della scorsa settimana ha destato clamore: alcuni gioielli sono stati rubati mercoledì scorso, a Venezia, sotto gli occhi delle telecamere di vigilanza di Palazzo Ducale durante l’ultimo giorno dei «Tesori dei Mogul e dei Maharaja». Il video del colpo, reso noto nei giorni scorsi, ha fatto il giro del mondo. Ma quelle immagini portano a ragionare anche altri sulla sicurezza di beni oggetto di mostra. Fra questi anche Goldin, che a Vicenza espone 129 opere di Vincent Van Gogh: «Sono protette secondo le richieste del museo olandese “Kröller-Müller” - spiga Goldin -, ma siamo consapevol­i di esporre opere dal valore assicurati­vo complessiv­o di oltre un miliardo di euro». Nel dettaglio, la sicurezza di tele e disegni in mostra in Basilica palladiana passa per un sofisticat­o sistema di occhi elettronic­i, allarmi e personale: «Su ogni opera - spiega Goldin - ci sono un allarme e una telecamera dedicata. In tutti gli spazi della mostra abbiamo oltre 200 telecamere accese che riprendono sale, varchi di accessi, locali di servizio ed esterni. Poi ci sono 40 persone che lavorano in mostra nei vari ruoli, fra cui guardiasal­a e guardie giurate, inoltre grazie alla collaboraz­ione voluta dallo stesso questore di Vicenza (Giuseppe Petronzi, ndr) c’è una presenza costante di uomini delle forze dell’ordine. Non si è mai sicuri di niente, ma sul fronte della sicurezza abbiamo fatto le cose con scupolo».

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