De profundis per la ruota panoramica
Sboarina cancella un altro pezzetto di quanto ereditato da Tosi. Dopo il project dell’Arsenale, il traforo delle Torricelle e alcuni centri commerciali, finisce nel cestino anche la ruota panoramica.
L’amministrazione Sboarina cancella un altro pezzetto di quanto ereditato da quella di Tosi. Dopo il project dell’Arsenale, il traforo delle Torricelle e alcuni centri commerciali, finisce nel cestino anche la ruota panoramica.
La giunta Tosi aveva deliberato, nel novembre 2016, di installare la nuova attrazione, che avrebbe dovuto trovar posto in piazzale Maestri del Commercio, a ridosso delle mura medievali poco prima di ponte Aleardi. Già allora, c’è chi aveva ironizzato sulla location, parlando di una ruota con «vista cimitero». Ma tant’è, l’iter era andato avanti con l’indizione di un avviso pubblico cui erano seguite alcune manifestazioni d’interesse di alcune società, di cui era stata fatta una prima selezione esplorativa. La ruota panoramica, installata per la durata iniziale di quattro mesi (periodo poi rinnovabile) sarebbe stata alta quaranta metri. Nell’ultima riunione di giunta, l’amministrazione Sboarina ha deciso di revocare quel provvedimento. Il perché lo ha spiegato ieri l’assessore al Commercio e Arredo Urbano, Francesca Toffali. «Siamo contrari a grandi attrazioni di spettacolo viaggiante su tutto il territorio del centro storico all’interno del perimetro Unesco - afferma Non mettiamo in dubbio che la ruota sarebbe stata, in sé, un oggetto bellissimo. Se qualcuno ce la proporrà in un altro sito, distante dal centro storico, la prenderemo in considerazione. Ma non lì». L’assessore rimarca che, in ogni caso, l’installazione sarebbe stata soggetta a un parere della Soprintendenza, che aveva già messo in guardia spiegando che la ruota avrebbe avuto un «significativo impatto paesaggistico».
Come detto, non è la prima concreta presa di distanza di Sboarina dai suoi predecessori. La sua prima mossa, una volta eletto, è stata congelare la gara per il project dell’Arsenale (di cui scriviamo nella pagina a fianco), che è stato poi revocato dal consiglio comunale (con tanto di contenzioso pendente da parte di Italiana Costruzioni). Sul Traforo delle Torricelle, Sboarina l’ha più volte definito un progetto «morto e sepolto»: il Comune ha chiesto ai promotori di Technital gli otto milioni della cauzione. Quanto alle superfici commerciali, sono stati congelati sette nuovi insediamenti, tra cui quello della Cercola, a Verona Est.