Corriere di Verona

«Animali nel degrado» Le accuse dei carabinier­i alla proprietar­ia del capannone incendiato

- E.P.

I messaggi pubblicati su Facebook lasciano poco spazio alle interpreta­zioni: «Ora non ho più nulla. Non riesco a fare altro che disperarmi per i miei animali». Isabella Flores, volontaria animalista, non si dà pace e ritiene di essere stata vittima di una sorta di «complotto» organizzat­o da altre associazio­ni attive nel campo della tutela animale. Ma il quadro indiziario raccolto a suo carico dagli uomini del gruppo carabinier­i forestale, ha raccontato un’altra storia. Perché, dopo il sequestro probatorio ordinato a metà dicembre dal pm Federica Ormanni, nei giorni scorsi anche il gip Laura Donati ha certificat­o le accuse a suo carico, ordinando il sequestro preventivo (finalizzat­o poi alla confisca) di 31 cani, 9 gatti e un canarino. Animali che vivevano all’interno dell’antica corte di San Giorgio ai Salici, a Sona, andata misteriosa­mente a fuoco nella notte tra il 20 e il 21 dicembre, pochi giorni dopo il primo blitz della forestale. «Tutti gli animali erano stati rinvenuti rinchiusi all’interno delle stanze dell’edificio nella disponibil­ità della volontaria, in condizioni talmente degradate, dal punto di vista igienico-sanitario, da evidenziar­e, da un lato, come gli animali rimanesser­o ivi rinchiusi in via continuati­va da tempo, nonché che tale manufatto non potesse costituire l’effettiva residenza della volontaria» riporta una nota dei militari. Escrementi, sporcizia e degrado che le sono costati una denuncia per maltrattam­ento di animali. Lei si è sempre difesa dicendo che, nell’ultimo periodo, era stata malata e non aveva potuto badare ai suoi «figli». Ma la forestale ha scoperto che circa i due terzi degli animali erano sprovvisti di microchip e, probabilme­nte, illegalmen­te introdotti in Veneto. In attesa di affidi, i cani e i gatti sono stati trasferiti in strutture. Mentre i carabinier­i di Sommacampa­gna e Villafranc­a indagano ancora sul rogo.

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Una delle scene ritratte dai carabinier­i forestali nell’edificio di Sona in cui sono stati sequestrat­i decine di cani e gatti: il degrado è al massimo livello
Stato di abbandono Una delle scene ritratte dai carabinier­i forestali nell’edificio di Sona in cui sono stati sequestrat­i decine di cani e gatti: il degrado è al massimo livello

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