Corriere di Verona

Il presidente del Mogliano: «Voglio parlare col magistrato»

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Ha voluto rassicurar­e dirigenti e atleti dell’Union Pro, di cui è presidente, Marco Gaiba, agli arresti domiciliar­i nell’ambito dell’inchiesta sulla ‘ndrangheta. «Ha fatto sapere a tutti che lui non c’entra nulla, che non vede l’ora di essere sentito dai magistrati e poi di indire una conferenza stampa per chiarire di aver subìto un grave danno d’immagine — rivela Alessandro Lunian, direttore generale del club di calcio che milita in Eccellenza —. Una volta uscito dall’inchiesta si costituirà parte civile per chiedere il risarcimen­to. E noi gli crediamo». E infatti sul sito dell’Union Pro, Lunian scrive: «Il presidente è stato coinvolto in un’operazione di polizia perché nel 2012 ha avuto delle quote in una società che aveva creato a Ciro Marina con una persona ora accusata di far parte della ‘ndrangheta. Questa persona gli ha creato gravi danni finanziari, per cui dopo un anno lui le ha ceduto le quote gratis, pur di liberarsen­e, sopportand­o così gravi perdite. Noi che lo conosciamo siamo sicuri della sua innocenza, è nel suo Dna l’incapacità di commettere o di concepire il male. Massima solidariet­à».

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