Corriere di Verona

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- Silvia Madiotto

Si aprirà il 24 febbraio, al Museo civico di Santa Caterina di Treviso, la mostra su Auguste Rodin, che chiuderà il ciclo di eventi a ricordo del centenario della morte del grande scultore francese. Il curatore Marco Goldin (in foto) ha anticipato i dettagli di quello che si preannunci­a come uno dei principali appuntamen­ti artistici del 2018 e che esporrà per la prima volta in Italia 50 sculture, 23 opere su carta e due dipinti di Edvard Munch e di Claude Monet legati al maestro Rodin. L’allestimen­to parte dai chiostri di Santa Caterina con due sculture in bronzo, il monumento a Victor Hugo del Musee Rodin di Parigi e una delle figure dei Borghesi di Calais; nella prima sala dell’ala Foffano comincerà l’esposizion­e con l’Uomo con il

naso rotto e il ritratto che gli fede Camille Claudel. E poi Cattedrale, due mani incrociate, l’Età del bronzo, opera che segnò la svolta nella carriera di Rodin,

Adamo ed Eva e, a fondo sala, la Porta dell’Inferno.

Nella seconda sala ci saranno il San Giovanni

Battista e l’Uomo che cammina, due gessi di oltre due metri, e un dipinto di Monet che rievoca la mostra Monet-Rodin del 1889; in fondo alla parete la Meditazion­e, di profonda classicità greca. L’ultima sala è la rinnovata Ipogea Barbisan, che apre con il celebre Bacio e chiude con il Pensatore affiancato da un dipinto di Munch. Alte le misure di sicurezza: le opere di formato medio o piccolo saranno contenute in una vetrina infrangibi­le, le più grandi saranno posizionat­e al centro di un’area di rispetto di oltre mezzo metro.

Goldin e hanno voluto arricchire la mostra con due iniziative che mirano a valorizzar­e la città e il patrimonio civico nei tre mesi di evento. «Le guide accompagne­ranno i visitatori anche nelle sale della pinacoteca, per scoprire i tesori di Santa Caterina — spiega Goldin — con lo stesso biglietto. In più, cogliamo l’occasione per far conoscere l’ampia offerta culturale di Treviso. Abbiamo creato un percorso che coinvolge il Museo d’arte diocesana e le più belle chiese della città, Fondazione Benetton e il Museo Salce, con la sua collezione di manifesti, in un itinerario tra Santa Caterina al Museo Bailo». Dove sarà allestita una mostra collegata a quella di Rodin, incentrata sulle figure e sulle opere di due grandi artisti trevigiani del ‘900, il pittore Gino Rossi e lo scultore Arturo Martini.

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