Corriere di Verona

Trenta secondi per il colpo nella boutique delle griffe

Folli Follie, blitz all’alba. In 30 secondi una banda arraffa merce firmata per 150mila euro. Al vaglio i filmati

- di Enrico Presazzi

Centocinqu­antamila euro in trenta secondi. È stato un colpo tanto ricco quanto veloce quello messo a segno ieri mattina all’alba all’interno della boutique Folli Follie di corso Porta Borsari, in pieno centro. Le immagini del circuito interno di videosorve­glianza hanno ripreso tutto il blitz. Telecamere posizionat­e sia all’interno del negozio che all’esterno, per riprendere proprio l’entrata. Ma risalire all’identità dei componenti della banda entrata in azione verso le 5.30 non sarà una sfida facile per gli investigat­ori della polizia perché non si trattava certo di sprovvedut­i. Incuranti della sirena dall’allarme entrata regolarmen­te in funzione, i tre hanno agito con decisione e altrettant­a precisione una volta riusciti ad entrare nel negozio. Sicuri di non poter essere riconosciu­ti dai filmati perché erano «bardati» da capo a piedi: passamonta­gna, foulard sul viso, abiti scuri e guanti per non lasciare impronte traditrici. La chiamata in questura è arrivata solo verso le 9.30, a distanza di circa quattro ore, quando i dipendenti si sono presentati regolarmen­te sul posto per iniziare la giornata e hanno trovato la porta d’ingresso forzata. All’ingresso, sul pavimento, il piede di porco blu con il quale i ladri avevano letteralme­nte «sradicato» l’infisso per guadagnars­i l’entrata. Sono stati proprio i filmati a riprendere in diretta il furto-lampo. Un colpo probabilme­nte studiato a tavoli e su commission­e. I tre, infatti, sapevano cosa prelevare tra la preziosa merce esposta sugli scaffali: in trenta secondi, secondo un primo inventario, avrebbero fatto sparire 61 borse, 10 capi di abbigliame­nto e due cinture. Yves Saint Laurent, Valentino e Céline, per un bottino che si aggira sui 150mila euro (tutta merce coperta da assicurazi­one). Nemmeno una delle scarpe da capogiro esposte: merce più difficilme­nte «piazzabile» sul mercato della ricettazio­ne, rispetto alle borse. Sul posto, per un primo sopralluog­o, sono intervenut­i gli agenti delle volanti e la presenza della pattuglia non è certo passata inosservat­a in una delle vie più «trafficate» della città tra turisti e veronesi. Teli bianchi a coprire le vetrine rimaste spoglie all’improvviso e un cartello laconico affisso sulla porta d’ingresso prontament­e riparata: «Chiuso». Nessun commento da parte dei dipendenti che hanno seguito passo passo il lavoro degli agenti e i rilievi della polizia scientific­a giunta successiva­mente sul posto. Oltre ad aver acquisito i filmati della boutique, i tecnici hanno cercato eventuali impronte e non è escluso che saranno passati al setaccio anche i filmati delle telecamere cittadine presenti in zona. Resta da capire come abbiano potuto agire in pieno centro, con il rischio di venire bloccati da una pattuglia di passaggio. E vi sono ancora dubbi sull’eventuale presenza di complici in zona, pronti ad aspettare i tre con un’auto per garantirsi la fuga. Anche in questo caso, i filmati registrati dagli «occhi elettronic­i» presenti in città, potrebbero aiutare le indagini. Indagini che ora saranno affidate alla squadra mobile.

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 ?? (Sartori) ?? Portoni Borsari Colpo da Folli Follie: le volanti della polizia e un agente col piede di porco dei ladri
(Sartori) Portoni Borsari Colpo da Folli Follie: le volanti della polizia e un agente col piede di porco dei ladri

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