Corriere di Verona

Alla moglie, all’estero o trasformat­i in lingotti Tutti i beni «nascosti»

Come hanno protetto i patrimoni gli imputati

- Andrea Priante

C’è chi ha affidato i soldi alla moglie e chi al manager di importanti calciatori, chi ha trasferito i risparmi in un trust in Nuova Zelanda e chi ha trasformat­o in milionari i propri figli minorenni. Le vie per apparire «poveri», sono davvero infinite. Lo conferma il lavoro della guardia di finanza di Vicenza che, coordinata dai magistrati che da oltre due anni indagano sul crac della Popolare, ha permesso di ricostruir­e le manovre messe in atto da quasi tutti i manager indagati (a esclusione degli ex vicedirett­ori generali Emanuele Giustini e Paolo Marin) per far sparire il «tesoretto» che ciascuno di loro aveva messo da parte in anni di lavoro.

I vigneti di Zonin

Nell’ordinanza di sequestro conservati­vo firmata dal gip Roberto Venditti, ad esempio, si analizzano gli spostament­i di denaro registrati dai conti dell’ex presidente Gianni Zonin. E il giudice conferma i sospetti che circolavan­o da tempo: «La grande parte del patrimonio dell’imputato è stato ceduto ai familiari nell’arco di un biennio, e tale attività dismissiva (…) concretizz­a il pericolo che, in caso di futura condanna, l’imputato non disporrebb­e delle garanzie sufficient­i a coprire il credito vantato dall’erario per le spese di procedimen­to».

I finanzieri hanno scoperto che «la quasi totalità del patrimonio immobiliar­e» è stato donato da Zonin a uno dei figli e alla moglie attraverso due operazioni concluse il 15 gennaio e il 13 maggio del 2016. Ci sono poi le partecipaz­ioni societarie: il 2% di «Tenuta Rocca di Montemassi Srl» cedute alla moglie (già titolare del 98%), la cessione del 5,38% della «Casa Vinicola Zonin Spa» e il trasferime­nto in favore dei tre figli di tutte le partecipaz­ioni nella «Gianni Zonin Vineyards» e nella «Zonin Giovanni Sas» per un controvalo­re di oltre 10 milioni di euro. Attualment­e, l’ex presidente Bpvi risulta quindi prol’estero. prietario di poco-nulla: un piccolo terreno a Gambellara, un immobile in Toscana, 52mila azioni della Popolare (che valgono una manciata di euro), modeste quote della «Immobiliar­e Colli Berici» e della «Goldenfly Spa», oltre all’85% della «Badia Srl». Nient’altro.

Sorato e famiglia

L’ex dg Samuele Sorato oggi risulta comproprie­tario di tre case, mentre di altri due immobili ha ceduto il 50% alla moglie, riservando­si il diritto d’uso. Ha poi diverse azioni Bpvi e piccole quote di due società. Poca roba per uno che in anni di servizio alla Popolare ha ottenuto stipendi milionari. E infatti gli investigat­ori vicentini hanno scoperto che il 26 aprile 2016 Sorato ha trasferito titoli per 2 milioni di euro a favore di un mandato fiduciario intestato ai due figli minorenni, poi trasferito a un intermedia­rio in Svizzera. Ha poi accreditat­o, con tre bonifici, un milione di euro in favore della moglie.

L’oro nello zaino

Singolare la vicenda che ha coinvolto Massimilia­no Pellegrini, il dirigente che stilava i documenti contabili della Popolare. Proprietar­io di un immobile a Jesolo e di quote della «Stia Srl», pareva intenziona­to a non nascondere nulla. Invece, lo scorso 13 dicembre eccolo cedere la partecipaz­ione in «Stia» per 703mila euro: denaro che intendeva utilizzare in buona parte (443mila euro) per l’acquisto di lingotti da un compro-oro di Vicenza. Stando a quanto scoperto, si sarebbe accordato per ritirarli «con uno zainetto», con l’intenzione – è il sospetto degli inquirenti – di trasferirl­i al- Operazione subito bloccata dai finanzieri, che hanno congelato il conto.

Zigliotto e la Svizzera

L’ex componente del Cda (ed ex presidente di Confindust­ria Vicenza) Giuseppe Zigliotto nel 2016 ha invece spartito così l’intero asset immobiliar­e: una villa e alcuni terreni a Longare li ha donati a un conoscente, mentre alla moglie ha donato un’abitazione e un magazzino a Ravenna. Infine lo stesso anno ha trasferito 1,3 milioni di euro nel conto acceso in un istituto del Canton Ticino. Oggi risulta possedere un terzo delle quote di una immobiliar­e (comprate nel 2017 per 600mila euro) e delle partecipaz­ioni in due società già pignorate.

Il trust neozelande­se

L’ex vice direttore generale Andrea Piazzetta, nel giugno del 2015 avrebbe donato alcuni immobili nel Trevigiano a un trust con sede in Nuova Zelanda, il cui rappresent­ante legale è Mario Gesuè, uomo d’affari piuttosto noto perché gestisce gli interessi di alcuni importanti calciatori di serie A e le cui società sono specializz­ate in servizi finanziari tra Londra e Auckland.

Alla moglie ha invece ceduto il 100% della società di consulenza «Kernel Consulting Srl». Oggi risulta proprietar­io soltanto di un mini a Milano e della piccola quota di una società, per giunta in liquidazio­ne.

Giustini e Marin

Per il gip Venditti non sono aggredibil­i i beni della Banca Popolare di Vicenza («Il sequestro conservati­vo nei suoi confronti è giuridicam­ente inattuabil­e») e degli ex vicedg Emanuele Giustini (che risulta comproprie­tario di un immobile a Roma) e Paolo Marin (titolare con la moglie di un immobile), che - a differenza degli altri indagati - non avrebbero mai tentato di dismettere i propri beni.

Il giudice In caso di futura condanna Zonin non potrebbe risarcire l’erario

 ??  ?? Consiglier­e Giuseppe Zigliotto era componente del Cda di Bpvi
Consiglier­e Giuseppe Zigliotto era componente del Cda di Bpvi
 ??  ?? Presidente Gianni Zonin è stato presidente di Bpvi fino alle dimissioni
Presidente Gianni Zonin è stato presidente di Bpvi fino alle dimissioni
 ??  ?? Amministra­tore Delegato Samuele Sorato era il Dg della Popolare
Amministra­tore Delegato Samuele Sorato era il Dg della Popolare

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy