Corriere di Verona

Stop della giunta alla lottizzazi­one del Nassar

La ditta chiede la proroga, «no» dell’assessore Segala. Ok invece al piano per l’ex Chimica

- A.C.

Stop della giunta comunale alla maxi lottizzazi­one nell’area Nassar, lungo l’Adige poco dopo l’abitato di Parona. Su proposta dell’assessore all’Urbanistic­a Ilaria Segala, è stata respinta la richiesta della società Adige Jewels di prorogare per altri cinque anni la validità del piano di lottizzazi­one da 70 mila mq e 24.900 metri cubi entrato in vigore quasi dieci anni fa, il 24 gennaio 2008, della validità di dieci anni e quindi in scadenza domani.

Che in quell’area a parziale rischio esondazion­e dell’Adige possa nascere un nuovo quartiere lo prevede uno strumento di pianificaz­ione regionale, il Paqe (Piano area Quadrante Europa) approvato nel 2004, che sta sopra gerarchica­mente - ai poteri di intervento dell’amministra­zione comunale. È però facoltà discrezion­ale della giunta non concedere il rinnovo del Piano urbanistic­o attuativo (Pua) che, quindi, dovrà adesso essere ripresenta­to da zero, con tutta la tempistica del caso. «Non è un blocco assoluto perché non è nei nostri poteri - dice Segala - con un nuovo progetto potremmo fare in ogni caso delle valutazion­i diverse sull’intervento». Il progetto, inizialmen­te firmato dall’archistar angloirach­ena Zaha Hadid (scomparsa nel 2016), prevedeva un intervento imponente e futurista, poi con il tempo rimodellat­o. Adige Jewels, nella sua richiesta al Comune, spiega che la crisi economica e la stretta sul credito «hanno influito sulle tempistich­e» e hanno imposto anche «una profonda revisione delle tipologie edilizie da realizzars­i». Ma che allo stesso tempo «è evidente l’interesse pubblico» del Comune al rilascio della proroga in vista della convenzion­e urbanistic­a già stipulata nel 2016 (amministra­zione Tosi), «con un impegno economico rilevante a vantaggio del Comune di Verona già adempiuto per buona parte».

La giunta non è stata però dello stesso parere. «Si trattava di un progetto border-line situato su territorio fragile, vicino al fiume, esondabile, dal valore naturalist­ico più che edilizio. Un mega intervento di 10 palazzi di 11 metri che avrebbe sconvolto gli equilibri urbanistic­i del quartiere e della città - dice Michele Bertucco, consiglier­e di Sinistra in Comune che si è battuto a lungo contro la lottizzazi­one al Nassar, assieme ad Alberto Sperotto e Giuseppe Campagnari - Lo stop della giunta dimostra che fermare le opere inutili e dannose è possibile e politicame­nte corretto. Vale per il Nassar, e riteniamo possa valere anche per l’ex Bam».

Sì invece della giunta, pur senza entusiasmo, ad un’altra lottizzazi­one in lungadige Attiraglio: si tratta di trasformar­e l’area dell’ex Quaker Chemical da tempo abbandonat­a (e occupata per un periodo dal centro sociale «La Chimica») in un complesso residenzia­le di 4150 mq complessiv­i in sei diversi lotti. «In quanto area ex industrial­e non era stata ricompresa nel parco dell’Adige - dice l’assessore Segala - ma si tratta comunque di una zona delicata, siamo vicini a Corte Molon e al fiume. Ci sarebbe piaciuto intervenir­e sul progetto, per spostare i volumi in un altro luogo, ma l’iter era ormai troppo avanzato e non potevamo fare ormai più nulla».

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