Da Bolzano a Venezia, l’Adige in canoa «Una via dell’acqua? Si può fare»
L’idea al Bottagisio, durante la presentazione del nuovo campo slalom
Dalla montagna, dove nasce, al mare, dove approda. «Da Bolzano a Venezia, immaginatevi tutto quel percorso accessibile alla gente, e pensate cosa significherebbe anche per Verona». L’immagine è quella dell’Adige aperto a tutti. Cioè la via dell’acqua percorribile in canoa. L’idea, in ballo da anni, secondo il Canoa Club Verona è più fattibile di quanto si pensi. E così il presidente Bruno Panziera e il vice presidente, Luigi Spellini, l’hanno rilanciata ieri, al Centro Sportivo Bottagisio, durante la presentazione del nuovo campo slalom che sarà ultimato entro l’8 febbraio, con la forza delle intenzioni, dei contatti già avviati, della consapevolezza che basterebbero volontà politica ed entusiasmo sociale per farla decollare. «È un sogno ambizioso ma praticabile», fa Panziera: «Con piccoli interventi sulle cinque dighe si potrebbe riaprire uno scenario straordinario». Per interventi, come spiega Spellini, s’intendono «piccoli camminamenti che permetterebbero di scendere all’altezza della diga per poi rimontare sulla canoa una volta superata la diga stessa, e che costerebbero, per lavori, una cifra ridicola». Cinque dighe, come detto. In Trentino, quelle di Mori e Ala. A Verona, quelle del Chievo, del Pestrino e di San Giovanni Lupatoto. Gli interlocutori, per i lavori, sono due, ossia il Genio Civile di Trento e Verona, con cui i contatti sono già positivi, e le «utilities» che detengono la proprietà delle dighe, vedi Agsm su Verona, e in questo caso si attende ancora un feedback. Nell’ottica del progetto, uno dei tasselli per il Canoa Club Verona è la nuova convenzione 9 anni, vicina alla firma, col Comune di Verona, che permetterà al Club di gestire l’ex dogana non solo per eventi culturali – come già succede – ma anche come «porta d’ingresso del turismo fluviale sulla città». E per rafforzare l’idea – che fra le ricadute positive «avrebbe anche quella di potenziare le ciclabili e i percorsi a piedi» – c’è pure un progetto di prossima uscita, un film finanziato dal Canoa Club e girato in canoa proprio lungo tutto il percorso dell’Adige, regista Alessandro Scillitani e tra i protagonisti Alessandro Anderloni. «Il film lo pubblicheremo verso fine primavera», dice Spellini: «Speriamo che per allora ci sia già un impegno concreto di riaprire l’Adige come via dell’acqua a tutte le canoe».