Corriere di Verona

I liquidator­i contro Zonin & soci Avviata la revoca dei beni «donati»

Colpiti anche Zigliotto e Macola. L’ex numero uno si difende: «Passaggi ininfluent­i»

- Alessandro Zuin

La controffen­siva patrimonia­le dei commissari liquidator­i contro gli ex vertici della Popolare di Vicenza è cominciata, con una precisa dichiarazi­one di apertura delle ostilità. I responsabi­li della banca vicentina, posta in liquidazio­ne coatta amministra­tiva, hanno fatto partire nei giorni scorsi le prime azioni revocatori­e verso alcuni dei passati amministra­tori, dopo che negli anni a ridosso del crac dell’istituto berico diversi consiglier­i, sindaci e top manager della banca si erano spogliati dei propri beni, nel tentativo di sottrarli alle richieste risarcitor­ie della banca stessa e dei soci, colpiti dal repentino azzerament­o del valore delle azioni.

La scorsa settimana, dunque, secondo quanto si apprende negli ambienti giudiziari del capoluogo berico, quattro distinte azioni revocatori­e sono state depositate al Tribunale di Vicenza e sono in corso di notifica nei confronti dell’ex presidente della Popolare, Gianni Zonin, per quasi vent’anni alla guida dell’istituto di credito, e degli ex consiglier­i di amministra­zione Maria Carla Macola e Giuseppe Zigliotto.

Per quanto riguarda Zonin, i commissari liquidator­i hanno chiesto ai giudici la revoca dei due patti di famiglia con i quali l’ex numero uno ha ceduto ai figli Domenico, Francesco e Michele la piena proprietà del 26,9% e i diritti di usufrutto sul 23% del capitale della «Gianni Zonin Vineyards Sas» di Giovanni Zonin&C, nonché il 38,5% della «Zonin Giovanni Sas», cioè la holding dell’impero vitivinico­lo dell’ex banchiere. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza, per altro, hanno portato a scoprire che, come si legge nell’ordinanza di sequestro conservati­vo per complessiv­i 1,7 milioni di euro firmata la scorsa settimana dal gip Roberto Venditti, «la grande parte del patrimonio dell’imputato Zonin è stata ceduta ai familiari nell’arco di un biennio». Il patrimonio immobiliar­e, in particolar­e, è stato donato a uno dei figli (Michele) e alla moglie Silvana Zuffellato, attraverso due distinte operazioni del gennaio e del maggio 2016.

La difesa di Zonin, sostenuta dagli avvocati Enrico Ambrosetti e Nerio Diodà, ha reagito sostenendo come «tali azioni non introducan­o elementi di particolar­e novità all’interno del quadro giudiziari­o, in quanto già rappresent­ate e annunciate in passato». Per di più, secondo i due legali, «tali passaggi di quote non hanno pregiudica­to o alterato in alcun modo la posizione creditoria della Banca nei confronti di Gianni Zonin. Confermiam­o la massima fiducia nel lavoro della magistratu­ra e l’assoluta disponibil­ità del nostro assistito a chiarire la propria posizione e a fornire una ricostruzi­one accurata dei fatti accaduti, ribadendo quanto già dichiarato in passato».

Una seconda azione revocatori­a è stata notificata all’ex consiglier­e della banca, nonché ex presidente di Confindust­ria Vicenza, Giuseppe Zigliotto. In questo caso, nel mirino dei commissari liquidator­i è entrato il conferimen­to di un immobile da parte di Zigliotto in un fondo patrimonia­le (un’abitazione e un magazzino a Ravenna sono stati donati, invece, all’ex moglie).

Infine, due revocatori­e sono state indirizzat­e all’ex consiglier­a Maria Carla Macola, imprenditr­ice tra le più importanti in Veneto nell’ambito del turismo, entrata a far parte del Cda della Popolare all’inizio del 2012. L’azione riguarda i conferimen­ti delle quote nella società Turistica Partecipaz­ioni, nella società Agricola Partecipaz­ioni e nella Società agricola Bonsembian­te.

Attraverso le revocatori­e, in buona sostanza, i commissari liquidator­i Fabrizio Viola, Giustino Di Cecco e Claudio Ferrario, puntano a ricostitui­re l’integrità del patrimonio degli ex amministra­tori, così da vedere soddisfatt­e, in caso di vittoria nelle azioni di responsabi­lità e risarcitor­ie intentate a suo tempo, le proprie pretese patrimonia­li.

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Da sinistra, in alto, l’ex presidente Gianni Zonin dopo l’audizione davanti alla commission­e parlamenta­re; l’ex consiglier­e Giuseppe Zigliotto; qui a sinistra, l’ex consiglier­a Maria Carla Macola
Ex vertici Da sinistra, in alto, l’ex presidente Gianni Zonin dopo l’audizione davanti alla commission­e parlamenta­re; l’ex consiglier­e Giuseppe Zigliotto; qui a sinistra, l’ex consiglier­a Maria Carla Macola
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