Melegatti, si va dal prefetto Elcograf, ci sono 68 esuberi
Questa mattina, in prefettura, si proverà a fare chiarezza sulla vicenda Melegatti. Visto che la produzione è ferma, la campagna pasquale non è mai partita e il dialogo tra proprietà e fondo sembra bloccato, lavoratori e sindacati torneranno a chiedere informazioni certe sulla reale situazione della storica azienda, in un tavolo istituzionale. La prefettura ha invitato tutti i protagonisti, soci, commissari nominati dal tribunale, organizzazioni sindacali e fondo, ma la presidente di Melegatti Emanuela Perazzoli ha già fatto sapere che non sarà presente, probabilmente rappresentata da una persona di sua fiducia. Contemporaneamente, i lavoratori di Melegatti hanno confermato lo sciopero e saranno presenti davanti la sede della prefettura, a partire dalle 10.30, per far sentire la loro voce ai protagonisti della complicata vicenda.
Nel frattempo, un’altra storica azienda veronese, cioè Elcograf ex Mondadori Printing, ha aperto la procedura di mobilità collettiva per 68 lavoratori. La decisione risale allo scorso dicembre e, in questi giorni, sono in corso gli incontri con le organizzazioni sindacali impegnate nell’evitare i licenziamenti. Gli esuberi dichiarati dall’azienda, infatti, potrebbero essere assorbiti, e ridotti a zero, all’interno degli impianti di Borgo Venezia attraverso contratti di solidarietà o part time volontari. Ad essere interessati dalla procedura di mobilità, dopo l’ampia riduzione di personale cui si era già ricorsi negli anni scorsi, sono operai grafici, impiegati e personale di staff. A pesare sulla decisione, lo scarso incremento di commesse realizzato da Elcograf.