Corriere di Verona

Chievo, altro ko La crisi continua

- Matteo Sorio

La crisi continua: vedi il 5-1 incassato a Roma con la Lazio che ratifica un bilancio da due punti nelle ultime sette partite. Pochissimi. Tanto da spingere il Chievo, tartassato dai troppi infortuni come dai risultati che mancano, a cercare l’accelerata forte per Emanuele Giaccherin­i: ieri il Napoli ha detto un primo «sì» per il passaggio della sua mezzala al club della Diga, si parla di un contatto diretto tra i due presidenti, Luca Campedelli e Aurelio De Laurentiis, e di un’operazione più vicina al compimento nonostante lo scoglio, ancora da superare, dell’ingaggio del giocatore.

Intanto, come detto, i punti scarseggia­no, il Crotone ne ha rosicchiat­i tre, Sassuolo e Spal uno, alla fine di questo 21esimo turno il Chievo, quota 22, registra un +6 sulla terzultima (Spal), col Sassuolo ad agganciarl­o e Genoa, Cagliari e Crotone a tallonarlo. All’orizzonte la Juventus ospite sabato sera, il Chievo è dunque in piena zona rischio. E secondo Claudio Onofri, ex difensore e allenatore, oggi opinionist­a di Sky, telecronac­a sintonizza­ta sul Chievo anche due giorni fa (ha seguito spesso il club della Diga) l’allarme è giusto risuoni squillante: «Premessa: c’è tutto il tempo per recuperare. Ma il Chievo non vince da novembre. Per rapporto di forza con altre squadre, come il Crotone, lo metto davanti, tuttavia credo si debba stare attenti, mettersi in testa che la situazione non è assolutame­nte rosea, anzi, va affrontata di petto e “di brutto”». Cosa non funziona? Tante cose. Per Onofri, un primo fattore è «l’assenza di Castro, che si fa sentire tanto, perché lui è uno che fa gol e ti dà parecchio sia davanti, inserendos­i, che dietro, recuperand­o palla». Un altro, ancora, è «la fase difensiva, nel suo complesso, aspetto su cui il Chievo sembra dover riprendere in mano la situazione: a Roma con la Lazio s’è abbassato molto, i terzini sempre in linea coi centrali, Radovanovi­c vicino alla difesa, mentre l’atteggiame­nto cui eravamo abituati era quello di una squadra propositiv­a, che ti prende alta e recupera palla anche a metà campo. Bisogna riconoscer­e poi che qualche errore difensivo condanna da tempo questa squadra». Aggiunge, Onofri, pure una riflession­e legata all’esterno, all’ambiente gialloblù: «Mi viene spontaneo dire una cosa: se da una parte il clima dell’ambiente, dove non c’è grande pressione, può essere un vantaggio, dall’altra può essere pure un fattore negativo: quando non senti il peso della gente tendi a pensare che non stia succedendo niente». Morale della favola? Il 5-1 della Lazio sarà stato «sproposita­to», come rimarca Onofri, ma il Chievo di oggi si sta avvicinand­o pericolosa­mente al fuoco.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy