Bessa e Zuculini, cessione vicina Rivoluzione Hellas
Offerte pronte da Genoa e River Plate. Pazzini per adesso resta
Dovevano essere pochi ritocchi, potrebbe essere una rivoluzione. Si accende il mercato invernale del Verona. Lo fa, soprattutto in uscita, nelle ore in cui la squadra è in ritiro a Imola per preparare la trasferta di Firenze e tirarsi fuori dal buco in cui l’Hellas si è cacciato nella domenica da tregenda della sconfitta con il Crotone. Daniel Bessa è vicino al Genoa. L’affare è avviatissimo, sulla frequenza dei rapporti tra i due presidenti, Maurizio Setti ed Enrico Preziosi, ma il Verona non vuole incassare meno di 5 milioni di euro per il cartellino del giocatore brasiliano. Non mancano altre proposte. Su Bessa ci sono gli interessi di Sampdoria, Cagliari e Bologna. Il Genoa è davanti a tutti, in netto vantaggio sulla concorrenza. Nelle scorse ore ci sono stati contatti fitti tra il dg del club rossoblù, Giorgio Perinetti, e la dirigenza dell’Hellas. Al momento la trattativa procede senza intoppi. Nell’operazione potrebbe entrare anche il prestito di Santiago Gentiletti, difensore argentino del Grifone, ma per adesso rimane soltanto un’idea alternativa, anche perché il Genoa ha chiesto informazioni pure su Antonio Caracciolo.
Il Verona, che in queste prime settimane di mercato ha ingaggiato Petkovic, Matos, Boldor e Vukovic – il serbo ieri si è allenato per la prima volta con l’Hellas –, deve pensare a sfoltire la rosa, perché dopo il 31 gennaio la lista da depositare con i giocatori impiegabili sarà definitiva. Avere esuberi significherebbe solamente doversi caricare di costi in più. Per questo il direttore sportivo gialloblù, Filippo Fusco, lavora per piazzare Alejandro Gonzalez (al Perugia) e Nicolò Cherubin (ci pensa l’Ascoli, ma è favorito il Brescia, che lo prenderebbe in prestito, riscattando contestualmente per intero il cartellino di Torregrossa per 900mila euro).
L’altro nome caldo in uscita per il Verona, insieme a Bessa, è quello di Bruno Zuculini. Il River Plate ha pronta un’offerta ricca per l’Hellas: circa 3.5 milioni di euro, da stabilire la formula, che potrebbe essere anche quella del prestito con obbligo di riscatto. Il tecnico del River, Marcelo Gallardo, insiste per il centrocampista del Verona, ma non c’è molto tempo per completare l’operazione: la finestra per i trasferimenti in Argentina si chiuderà oggi. L’ipotesi, però, è molto concreta e a Buenos Aires c’è ottimismo per un esito positivo della trattativa. In queste ore la proposta sarà inviata e il Verona, oggi, darà una risposta in merito.
Rimangono aperte le piste che portano ad altre possibili cessioni per l’Hellas, ma è sempre meno probabile che ad andarsene sia Giampaolo Pazzini, mentre il Parma, dopo gli ultimi movimenti in entrata, deve vendere per comprare e per questo motivo ha frenato per Marco Fossati.
Se questo è l’aspetto relativo al mercato, in pieno sviluppo, non si attenuano le posizioni d’accusa della tifoseria sulla situazione del Verona. Ieri è tornata a farsi sentire la Curva Sud, dopo la contestazione di domenica e dopo che il Coordinamento Calcio Club aveva diramato, martedì, una nota, è intervenuta con un comunicato da contenuti secchi: «Una Curva lasciata vuota, una Curva che ha voluto lasciar soli questi dirigenti arroganti e incapaci di ascoltare l’intero popolo gialloblù, ma una Curva che mai ha abbandonato il nostro Verona. Sappiamo di avere di fronte dirigenti ora nascosti nei loro “ritiri punitivi” e senza la minima dignità di mostrare la propria faccia davanti alla nostra, ma se qualcuno crede che non seguiremo il Verona, se qualcuno crede che non combatteremo fino alla fine, si sbaglia di grosso. Noi saremo a Firenze perché noi siamo il Verona. Setti primo colpevole».
La rabbia dei tifosi Comunicato d’accusa della Curva Sud che, tuttavia, continuerà a seguire la squadra