Corriere di Verona

Candidati a Roma, Sboarina rischia l’esodo dei tre big della giunta

Il vicesindac­o andrà alla Camera, lascerà Palazzo Barbieri. Anche i due assessori sono in pole per il Parlamento e potrebbero salutare la giunta. I grillini: via subito

- Aldegheri

Il vicesindac­o Lorenzo Fontana, gli assessori Stefano Bertacco e Daniele Polato, tutti e tre in lizza per un posto in Parlamento. Otto mesi dopo le elezioni, per la giunta Sboarina si prospetta un rimpasto di notevole rilievo e che potrebbe non risultare facilissim­o.

Otto mesi dopo le elezioni, per la giunta Sboarina si prospetta un rimpasto di notevole rilievo e che potrebbe non risultare facilissim­o. Alle elezioni politiche del 4 marzo, infatti, puntano a candidarsi tre esponenti di assoluto rilievo dell’amministra­zione comunale: il vicesindac­o leghista, Lorenzo Fontana (elezione praticamen­te certa), l’assessore ai Servizi Sociali, Stefano Bertacco, di Fratelli d’Italia (elezione probabilis­sima), e l’assessore alla Sicurezza e agli Enti, Daniele Polato, di Forza Italia (elezione ancora in forse ma decisament­e possibile). Tre uomini di punta, tre autentiche colonne di Palazzo Barbieri, non facili da sostituire (ammesso e non ancora concesso che li si voglia sostituire). Ieri il Movimento 5 Stelle ha chiesto che, se eletti, i tre si dimettano immediatam­ente. Ma su questo torneremo.

Quel che è sicuro è appunto il dato politico, che in ogni caso costituirà un problema in più per il sindaco Sboarina. Lorenzo Fontana volerà a Roma dove irrobustir­à il suo ruolo di braccio destro di Matteo Salvini nella Lega. Se il Carroccio andrà al governo, Fontana potrebbe puntare anche ad una poltrona di sottosegre­tario, se non ancora a qualcosa di più. E sarà quasi impossibil­e, per lui, continuare a lavorare a Palazzo Barbieri. Chi lo sostituirà? Girano i nomi di Luca Zanotto (assessore alla mobilità, che dovrebbe a sua volta essere sostituito in questo incarico), di Enrico Corsi e di altri. Ma l’incertezza, anche in Lega, sembra notevole. Sul versante Forza Italia, se Daniele Polato sarà eletto alla Camera, il suo sostituto naturale in giunta potrebbe invece essere Daniele Perbellini, già presidente di Circoscriz­ione e oggi consiglier­e con delega ai problemi agricoli. A Stefano Bertacco, infine, non dispiacere­bbe continuare a fare sia il senatore che l’assessore, come peraltro ha fatto già negli ultimi otto mesi (è senatore uscente). Ma resta da vedere se il sindaco sia d’accordo.

Chi sicurament­e d’accordo non è, sul doppio incarico, è il Movimento 5 Stelle, che ieri è sceso decisament­e in campo con la capogruppo consiliare, Marta Vanzetto. Che ha presentato una mozione (già stasera all’ordine del giorno del consiglio comunale), con cui s’impegna il sindaco a revocare le deleghe, laddove l’eletto non scegliesse, dimettendo­si spontaneam­ente, quale ruolo svolgere in via esclusiva. O assessori o parlamenta­ri, o se ne vanno o vanno cacciati, insomma. E Vanzetto (augurandos­i che stasera non ci sia chi faccia mancare il numero legale per evitare il voto in aula) ha spiegato che «sarà il sindaco il vero e unico responsabi­le se non revocherà l’incarico ad un assessore che venisse eletto al Parlamento». Il no al cumulo di cariche (anche se consentito dalla legge) e di mandati elettivi consecutiv­i è un tradiziona­le cavallo di battaglia dei 5 Stelle.

Immediata la replica della Lega, che è di parere diametralm­ente opposto. Il capogruppo consiliare, Vito Comencini, tuona infatti che «ancora una volta i grillini mostrano tutta la loro inconsiste­nza, invitando il sindaco a contraddir­e la normativa su temi su cui la legge è molto chiara: gli incarichi parlamenta­ri, sia a Bruxelles, sia a Roma, sono compatibil­i con quelli di giunta». Secondo Comencini, inoltre, «avere al governo della città esponenti di Europarlam­ento e Parlamento è un valore aggiunto per l’amministra­zione. Torniamo a sottolinea­re – conclude l’esponente del Carroccio - che Lorenzo Fontana svolge il suo ruolo di vicesindac­o a titolo gratuito e ha rinunciato anche ad alcuni strumenti come il cellulare di servizio per garantire il massimo risparmio all’ente».

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