Bob Malone, Owen Ross & c. aria d’Oltreoceano nei locali
Il tastierista ex di Springsteen il 31 gennaio al The Brothers, il polistrumentista Usa al Cohen di San Zeno il 3 febbraio. E il punk dei Meat Wave martedì al Kroen
Da Bob Malone, già tastierista per Bruce Springsteen e oggi al seguito di John Fogerty, al soul/r&b di Owen Ross passando per il punk dei Meat Wave. Ci si muove tra rock e pop d’autore. E c’è tanto movimento di nomi stranieri nel calendario dei locali veronesi tra fine mese e inizio febbraio. L’americano Malone è l’ospite di punta del The Brothers, a Grezzana, dove si esibirà mercoledì prossimo, 31 gennaio, alle 21.30. È in tour in Italia, Malone, e dal The Brothers rimarcano il curriculum di questo virtuoso della tastiera: «Nella sua carriera ha suonato con una serie di artisti di altissimo livello, da Al Green a Jackson Browne, dai Neville Brothers a Dr. John, Ringo Starr, Bruce Springsteen e Leon Russell». Al presente, poi, il musicista Usa è elemento fisso nel gruppo di John Fogerty, ex frontman dei Creedence Clearwater Revival. Nella scaletta del The Brothers ci sarà spazio anche per le canzoni del settimo disco di Malone, «Mojo Deluxe», pubblicato nel 2015. Ma soprattutto, Malone proporrà quel suo stile che abbraccia il rock’n’roll più verace come il soul.
Proprio il soul è una delle tante corde che sa toccare Owen Ross, altro volto americano ma trapiantato a Berlino, pure lui come Malone uscito dal Berklee College of Music. Polistrumentista, cantante e scrittore per la prima volta in tour in Italia, Ross arriva al Cohen di San Zeno sabato 3 febbraio (ore 21.30) e dal locale di via Scarsellini sottolineano: «Ross compone e scrive fondendo diversi stili musicali con particolare enfasi per soul, r&b, gospel e hiphop». Respiro internazionale, peraltro, anche nell’appuntamento di questo sabato (dopodomani, ore 21.30) sempre al Cohen, dove salirà sul palco Marta dell’Anno, musicista d’origini pugliese e parigina d’adozione, voce e violino elettrico, un universo fra pop, jazz e trip-hop portato in giro per mezza Europa.
E infine l’unica data italiana dei Meat Wave, con i quali ci si sposta in Zai, al Colorificio Kroen, per la serata di martedì prossimo, 30 gennaio. Il gruppo è di Chicago e il nuovo disco, «The Incessant», è stato registrato proprio lì da Steve Albini, storico produttore americano già dietro al mixer per il secondo disco dei Nirvana, «In Utero». Formatisi nel 2011, i Meat Wave, come spiegano dal Kroen, sono «una miscela frenetica di postpunk graffiante ed emozionale», nonché «una delle band più genuine del panorama indipendente mondiale, con un carattere già riconoscibile grazie a un personalissimo tocco dark». Dal successo di critica di «The Incessant» nasce dunque il tour mondiale della band, che come detto passa da Verona per l’unica data in Italia e che dal Kroen consigliano vivamente «a tutti gli amanti di gruppi come Shellac, Fugazi, Husker Du».