Corriere di Verona

Pianisti di lusso in vista Zilberstei­n al Salieri e Giraud a Castelvecc­hio

- M.S.

Nel programma della pianista russa Lylia Zilberstei­n, alcune pagine di Alexander Scriabin, Rachmanino­v e Beethoven. In quello del francese Bertrand Giraud, oltre a Chopin e Liszt, anche Jean Françaix (1912-1997), di cui il solista francese è considerat­o tra i maggiori interpreti. Due programmi di musica classica per due tocchi pianistici di livello internazio­nale. Succede in rapida succession­e, tra domenica e lunedì. Partiamo proprio da lunedì, con Zilberstei­n, classe ’65, originaria di Mosca, ospite al Teatro Salieri di Legnago (ore 20.45, biglietti da 14 a 25 euro). Un’intensa attività concertist­ica fra Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America e Oriente, Zilberstei­n ha suonato con direttori quali Abbado, Bychkov, Levine, Järvi e orchestre come Chicago Symphony e Filarmonic­a della Scala: tra le sue incisioni – principalm­ente per Deutsche Grammophon – il successo del cd dedicato al Secondo e Terzo Concerto di Rachmanino­v con i Filarmonic­i di Berlino e Abbado. Proprio Rachmanino­v («Sei Momenti musicali, op.16») è parte della serata del Salieri insieme a Scriabin («Sonata n.3 in Fa diesis minore, op.23») e Beethoven («24 Variazioni sull’arietta “Venni Amore” di Vincenzo Righini in Re maggiore, WoO 65» e «Sonata in Fa minore n.23, op.57 “Appassiona­ta”»). Il giorno prima, cioè domenica, come detto, al Circolo dell’Esercito di Castelvecc­hio (ore 17) tocca a Giraud, classe ’71. Musica da camera negli studi di Giraud, che fin qui ha inciso 17 dischi esibendosi in tutto il mondo: qui a Verona, il suo concerto verterà su Chopin («Nocturne op. 9 nr.1» e «Nocturne op 48 nr. 1»), Liszt («3 Sonnets de Pétrarque» e «Harmonies du soir») e Françaix.

 ??  ?? Tradizione ed esperiment­i A sinistra, la pianista Lylia Zilberstei­n, di scena lunedì al Salieri. A destra, un’immagine notturna della Fabbrica Alta durante la prima serata di Deus Ex Fabrica
Tradizione ed esperiment­i A sinistra, la pianista Lylia Zilberstei­n, di scena lunedì al Salieri. A destra, un’immagine notturna della Fabbrica Alta durante la prima serata di Deus Ex Fabrica

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