«Il riflesso del tempo»: quattro serate con Idem
Presentati i quattro eventi del ciclo «Il riflesso del tempo»: Baricco, Daverio, Brunello, Grasso racconteranno le grandi svolte culturali che condizionano il presente, fra miti, scoperte e artisti. Si comincia da lunedì prossimo
Sessanta ospiti in dieci anni. E adesso un programma di quattro incontri invernali con Alessandro Baricco, Mario Brunello, Philippe Daverio, Aldo Grasso, rispettivamente lunedì (29 gennaio), lunedì 26 febbraio, sabato 10 marzo e lunedì 26 marzo, per la decima edizione della «Rassegna Idem». «In questi dieci anni, da assessore prima e da comune cittadino poi, ho assistito alla crescita esponenziale di un’iniziativa che ha contribuito a elevare l’offerta culturale della nostra città», così il sindaco Federico Sboarina ieri alla presentazione della rassegna, assieme all’assessore alla Cultura Francesca Briani.
«Un format innovativo, quello proposto da Idemi già dieci anni fa - spiega proprio Briani -, con aspetti di teatralità e multimedialità in armonica commistione, che ha saputo intercettare un pubblico molto vasto, a dimostrazione anche dell’interesse e della vivacità culturale che caratterizzano Verona». Aggiunge Alcide Marchioro, direttore artistico dell’associazione culturale Idem: «La spinta iniziale, nel 2008, fu proporre riflessioni culturali coniugandole col pathos dello spettacolo perché i nostri apprendimenti più profondi sono connessi anche a uno stato emotivo. Intorno al tema generale dell’identità e dei movimenti artistici culturali, allora, abbiamo radunato tutta una serie di personalità che potessero trattare quell’argomento da una serie di angolature». Ora tocca appunto a Baricco, Brunello, Daverio, Grasso. «Rileggere il ‘900 attraverso questi incontri è un modo per capire cosa sta succedendo e cosa succederà al mondo contemporaneo», rimarca il vicedirettore del Cor-
riere del Veneto, Massimo Mamoli (sulla rassegna c’è il patrocinio-media della Fondazione
Corriere della Sera). L’angolatura della Rassegna Idem 2018 – «Il riflesso del tempo», questo il titolo – sarà dunque «il rapporto fra tecnica e cultura nel ‘900». Quattro serate per discuterne, tutte al Teatro Filarmoni-
co, tutte alle 21 con ingresso riservato fino alle 20.55 agli associati Idem. Nella prima serata, quella di lunedì, 29 gennaio, tocca al romanziere, giornalista e saggista Alessandro Baricco, che, come spiega Marchioro, «anticiperà le riflessioni del suo nuovo libro» e, di fatto, ripercorrerà quell’indagine «sull’anima e le forme di una migrazione intellettuale su sovversive orme digitali: Baricco parla dell’uomo contemporaneo e della mutazione d’oggi, una mutazione mentale profonda che lui paragona a quelle di Illuminismo e Romanticismo». La tecnica, allora, come invenzione di strumenti che sono arte in sé, vedi il cinema: è la bussola della serata di lunedì 26 febbraio, titolo «Chaplin, immagini musicali e sonorità visive». Una sorta di «concerto con racconto», in questo caso: il violoncellista Mario Brunello, accompagnato al piano da Massimo Somenzi, eseguirà le musiche che Chaplin scrisse per i suoi film, il critico cinematografico Gianni Canova descriverà il ruolo di Chaplin nella storia del grande schermo e sullo sfondo troveranno spazio proiezioni dalle pellicole dello stesso Chaplin. Avanti, quindi, con «Ornamento e delitto», cioè l’appuntamento con il critico e storico dell’arte Philippe Daverio: la data è sabato 10 marzo e Daverio affronterà «l’architettura che cambia la forma delle città toccando Bauhaus come Le Corbusier e soffermandosi sul rapporto fra estetica e funzionalità». E infine, lunedì 26 marzo, il giornalista e critico televisivo del Corriere della Sera, Aldo Grasso: per ricordare cos’è stato l’impatto della tv sulla cultura, sul rapporto tra realtà e finzione, sul concetto di «fabbrica dei sogni».