Corriere di Verona

Violenze ultrà allo stadio scarcerati i romanisti ora caccia ai teppisti Hellas

Arresto convalidat­o (e scarcerazi­one) per i 21 tifosi della Capitale. Indagini sui veronesi coinvolti

- Presazzi

È stato convalidat­o l’arresto dal gip (con scarcerazi­one successiva) dei 21 ultrà romanisti arrestati dalla polizia domenica nel corso degli scontri con i «nemici» dell’Hellas. Violenze pianificat­e, su «appuntamen­to». Ora gli investigat­ori si sono messi alla caccia dei teppisti gialloblù: al vaglio i filmati della rissa.

«Operaio», «macchinist­a di scena al cinema», «steward in aeroporto», «giardinier­e», «muratore». In una parola, ultras. Gente apparentem­ente normale che la domenica si trasforma in nome di un concetto opinabile di «evento sportivo». Perché, stando alla denuncia della polizia, i ventuno tifosi della Roma arrestati domenica mattina erano arrivati a Verona più con il desiderio di «menare le mani» con gli odiati rivali dell’Hellas che per assistere alla partita in programma alle 12.30 al Bentegodi (per la cronaca poi vinta 1-0 dai gialloross­i con rete del turco Under). Una rissa probabilme­nte organizzat­a a tavolino da entrambe le tifoserie che potrebbero essersi date appuntamen­to per regolare i conti prima del fischio d’inizio. Che la gara fosse una di quelle considerat­e «a rischio» lo testimonia­va l’imponente dispiegame­nto di forze dell’ordine messo in campo sin dalle prime ore del mattino di domenica. Ed è stato proprio grazie all’intervento in massa della polizia che si è evitato il peggio.

Secondo le prime ricostruzi­oni della Digos, poco prima delle 10, un gruppo di circa 50 tifosi veronesi è partito da un bar di via Fra Giocondo per dirigersi a piedi verso via Pirandello dove un gruppetto di ultrà gialloross­i li stava attenendo con sciarpe alzate sul viso e spranghe in mano. Lo scontro, filmato dal personale della polizia scientific­a, è durato poco meno di quattro minuti. Bottigliat­e, cinghiate, aste delle bandiere vibrate in aria, calci e pugni. La pattuglia presente sul posto ha provato a impedire il contatto tra le due fazioni, ma non è stato possibile evitare un pestaggio in piena regola che solo per fortuna non ha avuto gravi conseguenz­e. Temendo l’arrivo delle forze dell’ordine, i due gruppi si sono dileguati alla svelta tra cori e insulti. I veronesi sono ritornati a piedi verso lo stadio, mentre i romanisti si sono messi a correre verso via San Marco dove li attendevan­o cinque veicoli in doppia fila con il motore acceso. Volanti e reparto mobile, si sono lanciati all’inseguimen­to della colonna di ultrà gialloross­i, intercetta­ta all’altezza di viale Palladio. Tre auto e un minivan risultato noleggiato poche ore prima nella Capitale. All’appello mancava solo un altro veicolo. All’interno dei mezzi sono stati trovati caschi, aste per bandiere, mazze e un tirapugni e per tutti e ventuno gli ultrà romanisti è scattato l’arresto con le accuse di rissa e porto di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestaz­ioni sportive. Dopo essere stati identifica­ti, i 21 tifosi sono stati trasferiti in carcere a Montorio e ieri, tutti difesi dall’avvocato Giuseppe Trimeloni, sono comparsi di fronte al giudice Claudio Prota per la direttissi­ma. La difesa ha sollevato la mancanza di presuppost­i per la convalida dell’arresto per il reato di rissa nei confronti dei quattro conducenti dell’auto, sostenendo che non potevano aver materialme­nte preso parte alla «scazzottat­a» se si trovavano in auto con il motore acceso. Tesi condivisa dal giudice che ha comunque convalidat­o l’arresto per tutti in relazione al possesso ingiustifi­cato di mazze e bastoni, disponendo poi per tutti e 21 gli ultrà la scarcerazi­one con divieto di dimora a Verona, come richiesto dal pm in aula Monica Toniato. Per i gialloross­i, anche Daspo (divieto di accedere alle partite della Roma) fino al termine del processo (rinviato a giugno). Ma le indagini ora proseguono per cercare di individuar­e gli ultrà veronesi che hanno partecipat­o alla rissa.

 ?? (Sartori) ?? In tribunale Alcuni degli ultrà romanisti con gli agenti di polizia penitenzia­ria ieri all’uscita dal tribunale: sono stati scarcerati in serata
(Sartori) In tribunale Alcuni degli ultrà romanisti con gli agenti di polizia penitenzia­ria ieri all’uscita dal tribunale: sono stati scarcerati in serata

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