Corriere di Verona

Parlamenta­rie a Cinque Stelle Businarolo la più votata in Veneto Biserni new entry, Benciolini flop

- di Alessio Corazza

In alcuni casi, quei voti non basterebbe­ro ad essere eletti al consiglio comunale di Verona. Ma con 321 preferenze alle parlamenta­rie del Movimento Cinque Stelle, Francesca Businarolo è risultata, tra i candidati alla Camera dei Deputati, non solo la più votata a Verona, ma in tutto il Veneto. I risultati, che sono stati pubblicati nelle scorse ore dall’associazio­ne Rousseau a due settimane dalle votazioni on line, sono un bel riconoscim­ento da parte degli attivisti per la deputata uscente di Pescantina, e le sono valsi il primo posto nel listino proporzion­ale per il collegio di Verona-Rovigo, che corrispond­e a (ri)elezione pressoché certa. Businarolo, in ogni caso, sarà candidata anche al collegio uninominal­e dell’ovest veronese. L’altro deputato uscente dei Cinque Stelle veronesi, Mattia Fantinati, ha colleziona­to 281 preferenze. Quei quaranta voti di differenza con la Businarolo potrebbero costargli caro perché le simulazion­i assegnano un solo seggio al proporzion­ale per i Cinque Stelle nel collegio di Verona.

Terza classifica­ta, con 99 voti, la new entry Marcella Biserni, già consiglier­e della Prima circoscriz­ione: è candidata anche all’uninominal­e al collegio di Verona. È un’insegnante di spagnolo al liceo Fracastoro, ma originaria della Toscana e si interessa delle tematiche collegate

al mondo dell’Istruzione: «Ho collaborat­o a stretto contatto con i nostri portavoce nazionali per creare una riforma organica della scuola, che finalmente investa nell’istruzione e ripristini la dignità di tutto il comparto», scrive sulla sua pagina Facebook.

Le vere sorprese, per i Cinque Stelle veronesi, sono arrivate dal Senato, dove erano costretti a candidarsi tutti quelli che hanno compiuto quarant’anni (ad eccezione dei deputati uscenti). Dai risultati era emersa subito l’esclusione di Gianni Benciolini, ex candidato sindaco e poi consiglier­e comunale nonché leader ufficioso del «meet-up» di Verona. Adesso si scopre che, nel collegio senatorial­e che oltre a Verona comprende anche Vicenza e Padova, ha preso solamente 73 voti. A superarlo è stato non solo Gabriele Pernechele, un attivista di Nogara che in virtù dei suoi 116 voti si è classifica­to secondo dietro l’inarrivabi­le senatore padovano uscente Giovanni Endrizzi (399 voti), ma anche un altro attivista veronese, Sergio Albrigo, che ha conquistat­o 75 voti. Tornando a Pernechele, in lista è finito in terza posizione dietro alla vicentina Barbara Guidolin per il rispetto dell’alternanza di genere, una posizione che ne rende virtualmen­te impossibil­e l’elezione a Palazzo Madama.

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