Corriere di Verona

Negli ultimi due mesi nessuno in A peggio del Chievo

L’ultima vittoria 73 giorni fa. Lazzarin: «Così la squadra rischia di perdere autostima»

- M.S.

È diventata una cattiva abitudine. Parliamo dell’abitudine a non vincere. Cattiva perché, come riflette anche Dario Lazzarin, classe ’63, cinque anni di Chievo fra 1987 e 1992, «quando inanelli filotti così un po’ di autostima alla lunga ti cade». E dal calo di autostima al calo di coraggio, vedi anche il ko di due giorni fa a Bergamo con l’Atalanta, il passo può essere breve.

Al netto di ogni fattore scatenante, in primis gli infortuni di alcuni tasselli insostitui­bili, il peso che opprime il Chievo di oggi è quello lì: l’ultima vittoria dista 73 giorni fa, 2-1 sulla Spal, da allora due pareggi e sette sconfitte. «Chiaro, è un segnale che un po’ preoccupa», dice Lazzarin, ex mediano d’ordine, dal campo al vivaio del Chievo come allenatore, oggi al Brescia sempre lato panchina e sponda Under 16 e 17: «Da un lato credo che la squadra debba farsi forte del proprio valore e sapere che in A certe strisce negative possono capitare. Dall’altro la squadra stessa deve fare quadrato. Anche perché contro Genoa e Cagliari, adesso, arrivano le partite importanti: quelle in cui acquistare quel morale che permette di sentirsi più sicuri».

Preoccupa, il segnale, perché nessuno in serie A fa peggio, se guardiamo agli ultimi due mesi. E perché il margine sulla zona rossa, nel frattempo, s’è assottigli­ato: +5 sulla Spal terzultima, poi quattro squadre in un fazzoletto di due punti, Crotone (20), Genoa (21) e, appunto, la coppia Chievo-Sassuolo, quota 22. Il Chievo, dunque, non vince più. E deve scrollarsi adesso: dopo il trio Lazio-Juventus Atalanta, arrivano il Genoa domenica e il Cagliari sabato 17 febbraio, 180 minuti buoni per svoltare, tutti al Bentegodi. «Il Chievo ha una qualità di un certo livello», ripete Lazzarin: «Poi, chiaro, l’assenza di certi giocatori alla fine pesa». Pesa eccome. Ecco perché a Veronello inizia una settimana chiave. In attacco s’è appena rivisto Inglese mentre Meggiorini sta aggiungend­o minuti nelle gambe, a centrocamp­o invece Castro dovrebbe tornare fra i convocati. Il canonico 4-3-1-2 potrebbe allora scalzare il 5-3-2 d’emergenza visto con Juve e Atalanta. Ciò che conta è ritrovare il bottino pieno: dopo le 12 gare senza vittoria fra settembre e novembre 2008, l’attuale – nove – è la seconda astinenza più lunga dal ritorno in A in poi.

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L’ultimo ko Domenica sconfitta di misura a Bergamo contro l’Atalanta: la settima nelle ultime nove giocate

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