Cerci fuori almeno un altro mese Fantasia cercasi
Quanto manca all’Hellas la fantasia di Alessio Cerci. Si è notato anche con la Roma: non c’è stato, da parte del Verona, quel tocco di imprevedibilità necessario a creare dei grattacapi a una difesa organizzatissima e fisica come quella giallorossa. Mettiamo in conto l’assenza di Moise Kean, il giocatore più prolifico nella rosa guidata da Fabio Pecchia, e sono emersi in maniera netta tutti i difetti dell’Hellas in fase di concretizzazione. Con la Fiorentina era andata in modo del tutto diverso, ed è da lì che il Verona proverà a ricominciare, a partire dalla trasferta di domenica a Genova con la Sampdoria.
Rimane un dato di fatto: senza Cerci tutto si è fatto più complicato. Era il 17 dicembre scorso, l’Hellas era in vantaggio per 1-0 sul Milan, quando l’attaccante, in un allungo verso la linea di fondo, avvertì una fitta. Uscì dal campo e gli esami successivi rilevarono una lesione al bicipite femorale sinistro. Cerci avrebbe dovuto rientrare dopo la sosta della Serie A, con il Crotone, ma non è stato così. Il guaio non si è risolto e lo staff tecnico e sanitario del Verona hanno deciso di rallentare, in via cautelativa, il suo ritorno. Anche a Firenze, però, Cerci ha dato forfait, e il giorno dopo la trasferta del Franchi ha accusato un nuovo problema, sempre nella stessa zona muscolare già colpita durante la gara con il Milan. Nella migliore delle ipotesi, lo rivedrà tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.
Un intoppo grave per l’Hellas e Pecchia, tanto più che Cerci, prima di farsi male, era diventato un trascinatore per i gialloblù. In gol con il Bologna e, su rigore, a Ferrara con la Spal, protagonista di ottime prestazioni, come a Reggio Emilia con il Sassuolo, la sua condizione appariva in grossa crescita. Talento, dribbling, inventiva, estro, e in più un’esperienza da veterano: tutti ingredienti necessari per sperare nella salvezza, e che non abbondano nell’organico del Verona.
Cerci sta svolgendo un programma di recupero mirato a Roma, a Villa Stuart, clinica specializzata nel settore. Pecchia lo aspetta, perché con lui possono aumentare le soluzioni offensive, con il suo impiego in diverse zone del fronte avanzato: da ala, da seconda punta o da «finto nove», Cerci è un uomo determinante per l’Hellas. Che, però, non potrà contare sull’«Henry di Valmontone» per un periodo che non è così breve, sempre auspicando che poi il calvario sia finito. Per adesso, però, il Verona continuerà a fare senza. Oggi i gialloblù riprenderanno gli allenamenti. Giudice sportivo: ammenda di 5000 euro più diffida per Pecchia, espulso con la Roma.