«Mostro all’ex Bam, l’aula di Palazzo Barbieri metta la parola fine alla lottizzazione»
(l.a.) Lavori in corso, in consiglio comunale, per bloccare quello che Michele Bertucco e Alberto Sperotto (Sinistra e Verona in Comune) chiamano senza mezzi termini «il mostro di via Mameli», ovvero l’insediamento di nuovi palazzi alti fino a 10 piani nell’area ex Bam. Domani sera il consiglio comunale discuterà una mozione sul tema. Bertucco e Sperotto anticipano peraltro che «il Piano urbanistico attuativo relativo all’ex Bam era già decaduto nel settembre 2012, come certifica il dirigente del Comune di Verona Mauro Grison in una nota del 25 giugno 2015 indirizzata al Gruppo Italiano Costruzioni titolare della lottizzazione. Questo significa – affermano i due esponenti della civica di sinistra - che tutti passaggi amministrativi successivi relativi all’intervento che da 10 anni preoccupa i quartieri di Ponte Crencano e Borgo Trento possono essere serenamente cancellati con una semplice presa d’atto da parte del Consiglio comunale». E proprio questo è lo scopo della mozione su cui domani sera si voterà in consiglio. E i due presentatori sono decisamente ottimisti: «Siamo vicini – dicono infatti - alla fine anche di questo incubo».
Dopo avere sottolineato che «la convenzione doveva essere rogata da notaio entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Piano, divenuto esecutivo il 17 marzo 2012, mentre la richiesta di convenzionamento da parte di del Gruppo Italiano Costruzione è del 18 settembre, dunque 185 giorni dopo», Bertucco e Sperotto aggiungono che «tutti gli ultimi passaggi politici pasticciati non cambiano la sostanza delle cose: il Pua dell’ex Bam era già decaduto e adesso il Consiglio comunale è ancora in tempo a prenderne atto e a restituire a questa parte di città una riqualificazione degna di questo nome, diversa dai palazzoni inguardabili che sono stati proposti».