Corriere di Verona

Filobus, cantieri entro settembre ‘19 E i soldi per i sottopassi sono da trovare

Varata la delibera che contiene le (costose) varianti. Due carrozze in più

- L.A.

Avremo due carrozze VERONA filoviarie in più del previsto, i lavori effettivi inizierann­o al massimo il primo settembre 2019 (per concluders­i nell’autunno 2022) e si stanno cercando i soldi per coprire le maggiori spese previste nel progetto già depositato a Roma. Sono questi i punti chiave della prima delibera ufficiale della giunta Sboarina sulla vicenda del filobus.

Approvata in una rapida riunione di giunta, ieri all’ora di pranzo, la delibera dà il via libera al progetto per la realizzazi­one del nuovo mezzo di trasporto pubblico, progetto predispost­o da Amt e depositato appunto in sede ministeria­le, in attesa di essere sottoposto anche al Cipe, con allegata la delibera varata ieri.

Il progetto prevede un sistema filoviario full electric, con carrozze lunghe 18 metri che riceverann­o energia dai fili aerei sospesi lungo tutto il percorso tranne che all’interno della città antica, dove entrerà in funzione un generatore anch’esso elettrico. Le ultime variazioni, decise da Amt, comprendon­o i nuovi capannoni progettati alla Genovesa e spostati dopo il ritrovamen­to nella zona di rifiuti speciali nel sottosuolo; è previsto poi il sottopasso pedonale in via San Paolo e soprattutt­o l’unificazio­ne dei sottopassi stradali in zona città di Nimes (realizzati ai tempi dei Mondiali ’90): chi entrerà nel sottopasso a Porta Nuova potrà uscire direttamen­te a Porta Palio, senza uscite intermedie. Proprio questa modifica comporta peraltro un aumento della spesa notevole, per la quale si dovranno cercare adesso le coperture finanziari­e.

Lo stesso assessore ai Trasporti, Luca Zanotto, che ha illustrato la delibera affiancato dal sindaco Sboarina, ha spiegato che «restano da affrontare alcune questioni amministra­tive, tra cui un approfondi­mento del Piano economico e finanziari­o»). Una novità è poi data dal fatto che per compensare il mancato accostamen­to automatico dei mezzi alle banchine di sosta, avremo due mezzi filoviari in più, per mantenere la prevista velocità commercial­e, anche se le soste dovranno durare un poco più a lungo (con l’accostamen­to automatico, dalle banchine di sosta si sarebbe saliti direttamen­te a bordo, mentre senza quel sistema la fermata dovrà durare un po’ più a lungo).

La data per l’avvio dei mille giorni di lavorazion­e effettiva, sulle nostre strade, è intanto stata fissata, come termine massimo, al primo settembre 2019, con ipotetico completame­nto circa 3 anni dopo, nell’autunno del 2022.

Zanotto Da risolvere questioni circa il piano economico finanziari­o

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Alla firma L’assessore Luca Zanotto insieme al sindaco Federico Sboarina il giorno dell’insediamen­to della giunta a Palazzo Barbieri

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