Arena Extra, al vaglio l’azione di responsabilità
Mandato del CdI alla sovrintendente Gasdia. Si procederà contro Tosi e Girondini
Il Comune mette in bilancio, per il 2018, 300 mila euro quale contributo ordinario alla Fondazione lirica Arena di Verona. Intanto, il Consiglio d’Indirizzo della Fondazione si prepara ad avviare un’azione di responsabilità contro gli amministratori in carica nel 2013 per la gestione di Arena Extra.
Il Comune mette in bilancio, per il 2018, 300 mila euro, come negli anni scorsi, quale contributo ordinario alla Fondazione lirica Arena di Verona. Lo ha detto l’assessore Edi Maria Neri, nel corso della sua audizione alla commissione comunale che sta esaminando il bilancio di previsione 2018 a Palazzo Barbieri. Intanto, il Consiglio d’Indirizzo della Fondazione si prepara ad avviare un’azione di responsabilità contro gli amministratori in carica nel 2013, tra cui spiccano Flavio Tosi e l’ex sovrintendente Francesco Girondini) per la gestione di Arena Extra. L’ex sovrintendente, Giuliano Polo, aveva chiesto, prima di agire in tal senso, l’autorizzazione al ministero dei Beni Culturali. L’autorizzazione è arrivata e ora si può andare avanti con l’azione di responsabilità. Che adesso quindi, il nuovo consiglio si appresta a varare (si aspetta solo che la sovrintendente Gasdia, dopo consulto con i legali, indichi la strada da percorrere). Proprio eri, il capogruppo di Sinistra e Verona in Comune, Michele Bertucco, aveva chiesto lumi su questa vicenda, aggiungendo peraltro una serie di altre considerazioni critiche. Secondo Bertucco, infatti, bisognerà adesso «vedere cosa porterà a casa il sindaco dalla sua missione romana (Sboarina, come abbiamo scritto ieri, sarà prossimamente al ministero per sollecitare l’erogazione del mutuo da 10 milioni previsto dalla legge Bray, ndr) ma senza un progetto condiviso i 10 milioni della Bray sono destinati a sparire in un batter d’occhio senza incidere su rilancio e debito. Ad otto mesi dall’insediamento della nuova amministrazione – aggiunge Bertucco - l’assetto della Fondazione è ancora in alto mare, e l’eredità tosiana sopravvive alla grande». E il consigliere fa una serie di esempi: «A dispetto di quanto previsto dal Piano di risanamento, - spiega - la Fondazione continua a pagare il canone di locazione di Palazzo Forti (poco meno di 500 mila euro l’anno) sede del museo Amo a capo del quale risulta ancora l’ex sovrintendente Francesco Girondini, mentre il sindaco non si decide a metter mano ai rapporti con Arena Extra la quale porta in dote a Fondazione Arena non gli utili sbandierati – conclude Bertucco - ma i quasi 800 mila euro della multa comminata dall’Agenzia delle Entrate per il giochetto contabile del trasferimento dell’archivio bozzetti e figurini operato sul bilancio 2013».