Corriere di Verona

La «rivincita» del Pd: «Da noi nessuno spende cifre simili»

- di Alessio Corazza

Per anni quelli VERONA del Partito democratic­o sono stati additati dal Movimento Cinque Stelle come l’emblema della casta attaccata ai suoi privilegi, a partire dallo stipendio. Senza per altro mai poter sottolinea­re che ognuno di loro versa, nel corso del mandato, dai 175 mila ai 220 mila euro al partito. Così non sorprende che il caso sollevato dal Corriere della

Sera dei 46mila euro dichiarati come spese per il vitto da Mattia Fantinati venga adesso presa a pretesto per una piccola rivincita. «La vicenda non mi stupisce più di tanto dice a proposito Vincenzo D’Arienzo, deputato uscente del Pd, ricandidat­o al Senato -. C’è sempre stato uno scarto tra quello che dicevano e quanto facevano. Hanno illuso gli italiani con slogan dei peggiori moralisti. Guardando i dati ufficiali della Camera dei deputati ed avendo rilevato con stupore certe spese che hanno sostenuto, io non conosco nessun deputato Pd che ha speso mille euro di taxi al mese, mille euro di pranzi e cene al mese, anche 1.500 euro di alloggi e centinaia di euro di spese telefonich­e come risulta dai rendiconti di numerosi parlamenta­ri grillini. Poiché restituiva­no solo la parte restante tra il ricevuto e le spese, a pensar male si fa peccato, ma a volte si indovina».

Il veronese Fantinati è in testa alla classifica per i rimborsi da ristoranti e affini e tra i parlamenta­ri grillini è tra quelli che nel complesso ha restituito di meno: 112esimo su 122, con 102mila euro. L’altra deputata veronese, Francesca Businarolo, di soldi, ne ha invece restituiti 171mila (34 esima in classifica). E di pranzi e cene, ha speso 30mila euro in meno rispetto a Fantinati, circa 17 mila euro. «La guerra mediatica contro il MoVimento Cinque Stelle è dettata dalla paura dei partiti tradiziona­li che temono di perdere la poltrona che per anni ha garantito a molti di loro la pagnotta dichiara Marta Vanzetto, consiglier­a comunale dei Cinque Stelle - Noi cacciamo subito chi non restituisc­e parte dello stipendio, loro candidano gente condannata e volti invotabili».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy