Corriere di Verona

A rubare l’«oro rosso» era l’operaio del Comune ora sconterà più di 4 anni

- La. Ted.

A rubare nell’isola ecologica di Pastrengo era proprio l’insospetta­bile operaio del Comune che aveva il compito di raccoglier­e i rifiuti ingombrant­i. Ma quando in municipio avevano notato ammanchi dall’isola ecologica (materiale riciclabil­e, soprattutt­o rame), i carabinier­i in borghese avevano iniziato a indagare. Finché avevano trovato la chiave del giallo: dall’ufficio di Andrea Setti,36 anni, dipendente comunale, erano comparsi qualcosa come 45 kg di «oro rosso», il sempre più prezioso rame. Proveniva proprio dall’isola ecologica del paese e Setti, sentito in caserma, ammetteva tutto. Tutto ciò accadeva a fine 2012 ma poco dopo aver firmato quel verbale di sostanzial­e ammissione dei fatti, ne aveva negato la paternità arrivando ad accusare di falso i due militari dell’Arma che ne avevano raccolto la deposizion­e. Da allora, la piega della vicenda sembrava arridere a Setti, mentre i carabinier­i accusati di calunnia si ritrovaron­o sotto inchiesta. Ma i loro difensori, Nicola Avanzi (nella foto) e Marco Pezzotti, ne hanno dimostrato a suon di consulenza grafologic­a l’assoluta estraneità ai sospetti: quella firma era senza dubbio di Setti e anche il perito del gup lo aveva poi accertato in udienza preliminar­e. Risultato: carabinier­i già assolti dal gup, e per Setti doppio processo per il furto di rame (condanna a 8 mesi) e per la calunnia dei militari. Accusa, la seconda, che ieri si è tradotta per lui nella condanna inflitta dal giudice Marzio Bruno Guidorizzi (pm Giorgia Bonini) a 3 anni e 6 mesi. Alle parti civili, i due carabinier­i, 10mila a testa di risarcimen­to.

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