L’ex dg dell’Usl 21 Piccoli assolto anche dal peculato

In attesa del deposito delle motivazioni, per ora la notizia giunta dai giudici dell’appello di Venezia è che l’ex direttore generale dell’Usl 21 Massimo Piccoli è stato assolto anche dall’unico reato per cui era stato condannato in primo grado, quello di peculato. A Verona, nel novembre 2011, gli venne inflitta infatti la pena di sei mesi: in quell’occasione, rischiava la più salata condanna di un anno e due mesi di reclusione, ma nei suoi confronti erano cadute due accuse su tre in quanto il gup Raffaele Ferraro aveva decretato la condanna per il solo peculato d’uso, mentre lo aveva assolto dal falso perché «il fatto non sussiste», accogliendo in tal senso la tesi sostenuta dall’avvocato Paolo Maruzzo con la sua arringa. Nell’ipotesi accusatoria finita oltre che in procura anche al vaglio della Corte dei Conti, invece, l’ex dirigente avrebbe provocato all’Usl 21 un danno quantificato in 230.227,60 euro perché «non ha dato prova del possesso dei requisiti previsti dal relativo concorso». Per il pm Valeria Ardito, l’allora dg dell’Usl legnaghese avrebbe dichiarato il falso nel curriculum con cui nel 2012 presentò la sua candidatura al ruolo di direttore generale di un’Unità socio sanitaria locale in Regione. A parere della magistratura scaligera, avrebbe inoltre usato per spostarsi dalla sua casa di Bussolengo a Legnago l’auto dell’Usl 21 arrivando a trattenerla anche nel fine settimana. Tutte accuse che però, tra primo e secondo grado, sono cadute.