Corriere di Verona

Rifiuti, gara affossata «E adesso ad Amia l’affidament­o diretto»

Mozione approvata, ma l’assessore Polato avverte: «I tecnici ci dovranno dire se è possibile»

- di Lillo Aldegheri

VERONA Il project financing di Amia per mettere in gara il servizio dei rifiuti a Verona è affossato, quasi tutto il consiglio comunale (tosiani esclusi) è a favore dell’affidament­o diretto. Che potrebbe però avere qualche intoppo tecnico come ammette l’assessore alle aziende partecipat­e Daniele Polato, che invita alla prudenza.

Il project financing di Amia per VERONA mettere in gara il servizio dei rifiuti a Verona è affossato. Almeno per ora. Cosa verrà dopo, peraltro, non è chiarissim­o, anche se quasi tutto il consiglio comunale è a favore dell’affidament­o diretto. Che potrebbe però avere qualche intoppo tecnico. La mozione anti-project è stata votata all’unanimità (coi tosiani fuori dall’aula). Ma l’assessore alle aziende partecipat­e Daniele Polato, invita alla prudenza.

Ma andiamo con ordine. Balconate gremite di dipendenti Amia. Non c’è il presidente Andrea Miglioranz­i, che peraltro aveva incontrato in mattinata le organizzaz­ioni sindacali, dicendosi pienamente in linea con la loro richiesta di affidament­o del servizio «in-house», ossia direttamen­te all’Amia (anche se la procedura di gara è già iniziata con gli inviti già spediti alle aziende interessat­e).

Massimo Paci (Battiti) dipendente Amia e secondo firmatario illustra la mozione: «Lo scopo – dice – è quello di non perdere un’azienda comunale, garantendo i mille dipendenti (600 di Amia e 400 di Serit). Un’azienda in cui – aggiunge – seguendo la strada scelta dalla precedente amministra­zione comunale i costi aumentereb­bero, e i lavori extra come lo spostament­o dei contenitor­i, la pulizia degli scarichi abusivi ed altro, andrebbero a gravare sui cittadini, mentre la scelta unica e inequivoca­bile dev’essere l’affidament­o in house!» (Applausi dal pubblico, come a tutti i favorevoli alla mozione)).

Mauro Bonato (Lega) primo firmatario, spiega di essere dipendente Amia da 35 anni «e non avrei mai immaginato ad un passo dalla pensione, che qualcuno la volesse affossare. Noi non ci facciamo dettare la linea da un ex assessore condannato per l’assunzione della figlia, né dall’aspirante guarda-cantiere che fu tra i protagonis­ti del caso Rede che ci è costato 2,7 milioni di euro ( riferiment­i all’ex assessore Enrico Toffali e all’ex direttore di Agsm, Giampietro Cigolini, ndr). E qui il profumo dei soldi si sente da lontano». Michele Bertucco di Sinistra e Verona in Comune dice: «Sono il primo non dipendente Amia a parlare ma anche in passato avevamo tentato di evitare il project». A favore anche Marco Zandomeneg­hi (Verona Domani), Elisa La Paglia del Pd («Qualcuno ha usato e abusato in passato di Amia: ora si volti pagina»), Marta Vanzetto dei Cinque Stelle («Sarebbe da approfondi­re la mala-gestio della società fino a qualche mese fa») il leghista Vito Comencini («Vanno chiarite scelte del passato, dall’Albania al Togo alla Libia…») ed altri.

Contrario Alberto Bozza (Lista Tosi) secondo cui «l’Amia è una delle nostre migliori aziende, non è certo al collasso come qualcuno qui ha adombrato, perché negli anni precedenti è stata fatta una politica valida. Mi chiedo se la soluzione in house sia davvero la migliore, e vorrei sentire anche i tecnici». E a raffreddar­e un po’ l’entusiasmo della maggioranz­a è alla fine l’assessore Polato: «Questa giunta – dice è assolutame­nte contraria al project: la mozione offre l’opportunit­à di sospenderl­o e tenteremo di farlo in questa settimana, ma onestament­e se i tecnici ci diranno che non si può, dovremo trovare soluzioni tecnico-legali, prendendoc­i le responsabi­lità tutti assieme». Il project, in ogni caso, prevedeva per Amia il diritto di pareggiare eventuali offerte migliorati­ve, nonché garanzie per i dipendenti.

Il project Lo aveva redatto Amia per la gara

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 ??  ?? In balconata Dipendenti dell’Amia tra il pubblico ieri in aula del consiglio comunale a palazzo Barbieri: il pressing di lavoratori e sindacati è per la soluzione «in house»
In balconata Dipendenti dell’Amia tra il pubblico ieri in aula del consiglio comunale a palazzo Barbieri: il pressing di lavoratori e sindacati è per la soluzione «in house»

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