Corriere di Verona

«Cacciate Toscani dal Vinitaly» E lui: ridicolo tribunale padano

Ordine del giorno del Carroccio in Comune: chieda scusa o non è gradito

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Oliviero Toscani è «persona VERONA non gradita» a Verona ed è meglio che non partecipi al prossimo Vinitaly. A meno che non chieda scusa ai veneti per le sue provocazio­ni. È l’aut aut lanciato al noto fotografo dalla Lega scaligera, che dovrebbe essere presente in Fiera in quanto produttore di vino. La risposta: «Ridicolo tribunale padano. È un evento internazio­nale o di proprietà del Carroccio? Andrò al ProWein di Dusseldorf».

«Oliviero Toscani chieda scusa ai veneti oppure venga cacciato via dal Vinitaly». La Lega veronese va all’attacco del noto fotografo, autore in passato di feroci polemiche sui veneti, e chiede presentand­o un ordine del giorno in consiglio comunale che diventi ospite non-gradito del prossimo Vinitaly. Le polemiche i leghisti le ricordano ad una ad una: da quando Toscani affermò che «i veneti sono tutti ubriaconi, basta sentirne l’accento che è da ‘ombretta’, da vino…», fino a quando, dopo il referendum sull’autonomia regionale, Toscani tuonò che «quelli che hanno votato sono dei mona, contadini che non sanno neanche parlare l’italiano».

Toscani è anche produttore di vino, nel Pisano, e ha più volte esposto le sue bottiglie al Vinitaly. Ma in vista di quest’anno, il Carroccio dà un ultimatum al presidente di VeronaFier­e, Maurizio Danese: «Chi ha offeso i veneti – dicono tra gli altri i consiglier­i comunali Anna Grassi, Vito Comencini, Roberto Simeoni e Alberto Zelger – non è degno di esporre i suoi prodotti, in uno dei templi della cultura veneta, il Vinitaly. Oliviero Toscani – aggiungono – per quanto ci riguarda era è e rimane persona non gradita, a meno che non chieda scusa». Di qui la richiesta di escludere Toscani dall’elenco degli espositori e, comunque, di rifiutargl­i ogni tipo di accoglienz­a. «Tra l’altro – ha sottolinea­to la consiglier­a Grassi – Toscani due anni fa ha pure proposto di portare il Vinitaly a Milano, ‘scippandol­o’ a Verona, ragione in più per evitare che usi il marchio Vinitaly per promuovere i suoi prodotti e il suo nome».

La questione era finita anche in Tribunale, e secondo i leghisti «purtroppo il giudice, dopo le parole di Toscani alla

(trasmissio­ne in onda su non ritenne di procedere ad una condanna per diffamazio­ne ma, da veronesi, e da veneti, abbiamo tutto il diritto di dire che alla nostra manifestaz­ione, dedicata alla grande tradizione enologica dei nostri territori, Toscani non sarebbe persona gradita. La giustizia ha fatto il suo corso, la politica fa il suo e vuole difendere il buon nome dei cittadini e della città». Quanto all’accusa agli elettori del referendum di essere stati dei «mona» il Carroccio chiede «rispetto e scuse, mai arrivate e fino a quel momento è ragionevol­e pensare che nei confronti di chi ci ha offeso e

Anna Grassi (Lega)

Ha pure proposto di portare il Vinitaly a Milano, ragione in più per evitare che usi la nostra vetrina per farsi promozione

L’artista

Ma ho partecipat­o a un evento internazio­nale o di proprietà del Carroccio? Non mi giudicherà certo l’inquisizio­ne padana

attaccato gratuitame­nte non sia riservata alcuna accoglienz­a in città». L’odg chiede quindi «a VeronaFier­e di ritenere inopportun­a la presenza di Oliviero Toscani al Vinitaly, stante il suo atteggiame­nto non collaborat­ivo e di costante attacco nei confronti di una città e una regione, il Veneto, a cui lui deve molto, anche profession­almente».

E lui? Il fotografo toscano quasi non riesce a trattenere le risa per la nuova puntata della baruffa «veneti ubriaconi». E così risponde per le rime: «Il problema è che questi non hanno niente da fare e per raccoglier­e quattro miserabili voti sono costretti a mettere in piedi cose del genere. Ma poi non sapevo che il Vinitaly fosse della Lega. Io credevo che fosse una grande fiera internazio­nale, ma adesso che so che il Vinitaly è della Lega, di sicuro non verrò. Mi sa proprio che vado al ProWein». Sul tema scuse, poi, le versioni, come in ogni baruffa che si rispetti, divergono: «Io mi sono scusato, ma ricordo che di fronte alla giustizia italiana sono stato completame­nte assolto. Non mi giudicherà certo un tribunale padano, ma cosa sono l’inquisizio­ne padana? Ecco, loro sì, si sono dimostrati ubriaconi con sentenza».

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Provocator­e Toscani disse in radio che i veneti sono tutti «ubriaconi»

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