Corriere di Verona

Confindust­ria, a Verona il manifesto alla politica

Oggi le Assise a Verona: attesi in settemila. Pedrollo: «Europa spazio irrinuncia­bile»

- di Samuele Nottegar

«Venti proposte concrete, con tanto di indicazion­i di dove prendere i fondi per sostenerle». E un’indicazion­e generale: «L’Europa resta una cornice da cui non si può prescinder­e. Anche perché parte dei finanziame­nti che indicherem­o proprio da lì arrivano. Europa dove anzi la nostra politica dovrebbe essere più presente, soprattutt­o in questo momento in cui si stanno discutendo gli sviluppi del Piano Juncker e la riprogramm­azione del bilancio». Giulio Pedrollo, già leader di Confindust­ria Verona e attuale vice di Vincenzo Boccia, tra gli artefici dell’approdo in Veneto delle Assise generali di Confindust­ria, sette anni dopo l’ultima convention a Bergamo, riassume così il contenuto del manifesto di Verona con le richieste elettorali in vista de voto del 4 marzo.

La sostanza del programma, elaborato dopo le tappe sul territorio, è stata anticipata ieri pomeriggio a porte chiuse, nel consiglio generale di Confindust­ria, che, subito dopo i due consigli della Piccola e dei Giovani, ha chiuso la prima giornata delle Assise generali 2018, alla Fiera di Verona. Le fila del discorso verranno tirate oggi nella giornata clou. In fiera sono attesi settemila imprendito­ri. Numeri costruiti sulla base delle iscrizioni ai sei tavoli tematici che scatterann­o la mattina: semplifica­zione, formazione e giovani, investimen­ti e sostenibil­ità, Europa e infine fisco. E poi quello che dai nodi di contesto si sposta a guardare in casa, dedicato all’impresa che cambia. Solo lì gli iscritti sono 1.800.

Cinzia La Rosa, veronese e vice presidente nazionale della Piccola, anticipa alcuni dei temi sul tappeto, come l’internazio­nalizzazon­e: «Ci sono 20 mila Pmi italiane pronte ad affrontare i mercati stranieri, senza le capacità struttural­i di farlo. Vanno sostenute sulla finanza, la conoscenza dei mercati e le piattaform­e di marketing digitale. Vanno creati strumenti ad hoc per collaborar­e con Ice e Sace».

La mattina, con inizio alle 10, a metà tra un brainstorm­ing e una seduta di autocoscie­nza da cui emergerà un documento finale condiviso, sarà seguito nel pomeriggio dalla sessione plenaria, alle 14.30, con il docente Marc Lazar e l’ex presidente della Commission­e Josè Manuel Barroso, già chiaro indice della posizione degli Industrial­i sull’Europa nel mirino dei populismi. In chiusura, alle 15.30, l’intervento finale proprio di Boccia.

«In vista del voto le tre parole saranno lavoro, crescita e debito», ha riassunto ieri il presidente la sostanza del manifesto di Verona, a metà mattina, al termine del convegno sulla sostenibil­ità. «Siamo pronti a lanciare un programma di medio termine da sottoporre a tutti i partiti. Un piano organico di politica economica, un messaggio ad un Paese che vuole passare dal resistere al reagire e che deve ritrovare il gusto della sfida. Non siamo contro qualcuno, ma per un progetto a favore dell’Italia, in cui abbiamo investito». E poi vanno aggiunte altre scelte di politica economica: «Mettere al sicuro i conti pubblici e avviare una riduzione struttural­e del debito - dice il leader nazionale -. E insieme guardare alla crescita e a un piano infrastrut­turale, rifiutando l’idea dell’Italia come periferia d’Europa».

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 ??  ?? Colpo d’occhio La platea ieri mattina al convegno dedicato alla sostenibil­ità, che ha aperto la due giorni delle Assise di Confindust­ria, in fiera a Verona (Blu Cobalto Photograph­y)
Colpo d’occhio La platea ieri mattina al convegno dedicato alla sostenibil­ità, che ha aperto la due giorni delle Assise di Confindust­ria, in fiera a Verona (Blu Cobalto Photograph­y)

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