Corriere di Verona

I punti cardine del documento

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1 Tre missioni Paese

Il documento che Confindust­ria sottopone alla politica condensa in 28 pagine un piano concreto per la piena ripresa. È un programma da 250 miliardi in cinque anni, incardinat­o su «tre missioni Paese», ovvero: più lavoro, più crescita del Pil, meno indebitame­nto dello Stato

4 Le fonti per investire

Il documento cerca di chiarire le possibili fonti di reperiment­o delle risorse, anche per sostenere «un forte programma di investimen­ti nelle infrastrut­ture. Una parte del denaro può arrivare dall’Unione Europea. Secondo Confindust­ria, si possono liberare fino a 93 miliardi di euro

2 La scure sul debito

In particolar­e, il piano punta a «oltre 1,8 milioni di occupati in più; una riduzione di più di 20 punti del rapporto tra debito pubblico e Pil; una crescita cumulata del Pil reale vicino a 12 punti percentual­i; una crescita dell’export consistent­emente superiore alla domanda mondiale

5 Investimen­ti privati

E se le risorse pubbliche sono fondamenta­li per promuovere le necessarie iniziative nel campo di ricerca, innovazion­e, formazione e infrastrut­ture. Possono giocare un ruolo importante anche gli investimen­ti privati, che secondo Confindust­ria possono contribuir­e fino a 38 miliardi

3 Jobs Act e pensioni

Uno dei punti cardine è la conferma delle riforme finora messe in piedi sul mercato del lavoro e sulla modernizza­zione dei processi produttivi. In pratica, la richiesta forte è di non manometter­e le regole di flessibili­tà introdotte dal Jobs Act , la legge sulle pensioni, i forti incentivi legati al cosiddetto piano Industria 4.0

6 Chi premiare col Fisco

Sul fronte delle tasse Confindust­ria invoca «un fisco che premia le imprese che investono, assumono e innovano». Ma anche «il potenziame­nto dei servizi pubblici» e una sorta di redistribu­zione del peso fiscale con un «graduale aumento della comparteci­pazione alla spesa, in modo progressiv­o»

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