Corriere di Verona

Torre Massimilia­na, il Comune al Tar contro il ministero dei Beni culturali

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(e.p.) Il pagamento VERONA all’Agenzia del Demanio dei corrispett­ivi come indennità di occupazion­e non è ancora stato versato, ma nel frattempo le parabole e le antenne delle emittenti private installate da decenni in cima alla Seconda Torricella Massimilia­na di Salita Santa Giuliana continuano a far discutere. L’ultimo grido di denuncia è quello del consiglier­e comunale di Sinistra in Comune Michele Bertucco che punta il dito contro Palazzo Barbieri: «Meno male che questa amministra­zione diceva di avere a cuore la cultura e la legalità». A mandare su tutte le furie il consiglier­e è stato l’annuncio di un ricorso al Tar presentato dal Comune contro il ministero dei Beni culturali che a novembre aveva ordinato al Comune di «eseguire le opere necessarie alla reintegraz­ione dello stato originario dell’immobile tutelato di via Santa Giuliana». Determina, quella del ministero, precedente al sequestro dei ripetitori ordinato dalla procura lo scorso 13 dicembre ma poi non convalidat­o dal gip. Proprio ieri mattina, in tribunale, è stato discusso il ricorso della procura contro la decisione del gip e nei prossimi giorni si conoscerà il verdetto. Intanto le emittenti hanno formalizza­to la loro offerta (si parla di una cifra vicina a 480 mila euro) al Demanio. Una volta risolta la questione del debito, radio e tv si dicono pronte a rendere esecutivo il progetto di «liberazion­e» della Torricella.

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