Corriere di Verona

«Affossare il project Amia è un errore Azienda danneggiat­a, posti a rischio»

Cigolini, ex dg Agsm: «Sbagliato affidare i servizi per i rifiuti in house»

- L.A.

«Affossare il project VERONA financing e puntare sull’affidament­o in house è un grave errore e danneggerà l’azienda, rendendo meno sicuri anche i posti di lavoro». Gianpietro Cigolini, già direttore di Agsm, è decisament­e perplesso sulla decisione del consiglio comunale che l’altra sera (all’unanimità, dopo l’uscita dall’aula dei consiglier­i tosiani) ha bloccato la gara pubblica per l’affidament­o del servizio di raccolta rifiuti.

Cigolini non replica al consiglier­e Mauro Bonato (che lo aveva definito un «aspirante guarda-cantiere») limitandos­i a dire che «raglio d’asino non sale al cielo», ma spiega perché, secondo lui, il Comune sta commettend­o un errore.

«Quando arrivai in Amia, nel 1997, - ricorda - l’Azienda lavorava per quattro Comuni, mentre oggi sono una sessantina». Cosa c’entra col project? «C’entra – spiega Cigolini – perché l’affidament­o in house obbliga a svolgere il servizio quasi esclusivam­ente per il Comune socio. Tutte le altre attività, anche se isolate in società di scopo come quelle Transeco o Serit, diventano incompatib­ili. Ed avere una società in house interna ad Agsm blocchereb­be anch’essa: nel momento in cui Agsm avviasse un percorso verso la quotazione in Borsa o integrazio­ni con altre Aziende, avere un’Amia in house… inquinereb­be quel percorso. La mia sensazione – aggiunge Cigolini - è che questa decisione sia improntata un po’ a demagogia e un po’ a faciloneri­a. Nel project abbiamo previsto per Amia il diritto d’opzione e, una volta in gara, qualsiasi offerta arrivi, Amia può esercitare questo diritto e mantenere il servizio. Al contrario, i posti di lavoro dei dipendenti potrebbero essere a rischio proprio se, con l’affidament­o in house, si dovessero ridurre le attività quasi esclusivam­ente a quelle per il Comune di Verona. I posti di lavoro si salvaguard­ano con lo sviluppo, ed è così che siamo passati da 400 a 600 dipendenti, senza mai chiudere un bilancio in rosso. Giustament­e – conclude Cigolini - l’assessore Daniele Polato ha detto di voler sottoporre il nuovo orientamen­to ai tecnici, che difficilme­nte potranno approvare l’in house...». Di parere opposto Paolo Paternoste­r, ex presidente di Agsm e ora candidato alle Politiche con la Lega, secondo il quale «occorre chiudere la vicenda prima possibile, affidando il servizio in house ad Amia».

Al contrario, i radicali di Più Europa, Giorgio Pasetto e Marco De Andreis, tuonano che «affidare direttamen­te all’Amia il servizio sarebbe in spregio della normativa italiana ed europea» e si augurano che «il Comune tiri dritto sulla strada della gara pubblica, senza farsi condiziona­re dagli interessi di consiglier­i comunali che sono allo stesso tempo dipendenti dell’Amia».

Paternoste­r Subito la scelta di affidare i servizi in house ad Amia

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Amia è l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti
Rifiuti Amia è l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti

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