L’hotel che regala le stanze ai bambini in terapia
L’idea dell’albergatore Soave, fondatore di «Mamma Anna»: «Tre camere gratis ogni mese»
Hanno iniziato a SAN BONIFACIO distribuire pasti gratis sull’esempio di uno chef veronese trapiantato in California, Bruno Serato. Adesso, Mamma Anna, realtà con sede a San Bonifacio, sarà accanto anche ai bambini bisognosi di terapie per imparare a muoversi correttamente.
L’idea è venuta al fondatore dell’associazione, Fulvio Soave: le famiglie dei piccoli che seguono una particolare cura saranno ospitate gratuitamente, all’hotel Soave - Best Western, di sua proprietà.
Lo scopo è quello di favorire l’accoglienza delle famiglie che arrivano in provincia per far seguire ai figli con disabilità cronica o gravissima, il percorso terapeutico noto come Cme (Cuevas medek exercise), la tecnica inventata dal medico cileno Ramon Cuevas che punta alla stimolazione del potenziale residuo del sistema nervoso. Questo metodo viene proposto proprio a San Bonifacio dalla Onlus «Bianca nel cuore» negli spazi del centro «Bisogni speciali», voluto da Monica Ghiro e dal marito Andrea,genitori di Bianca, una bimba di 7 anni affetta da una patologia gravissima che non ha ancora un nome.
«Quando ho incontrato Monica, che era passata per propormi una convenzione Fulvio Soave con Monica Ghiro, ideatori dell’iniziativa con cui applicare qualche sconto alle famiglie dei bambini che fanno terapie al centro - spiega Soave -ho capito subito che questo era ciò che Mamma Anna poteva fare per i piccoli. Ho deciso su due piedi, di mettere a disposizione qui in hotel tre camere gratis ogni mese e camere a prezzo simbolico per altre famiglie che nello stesso periodo ne avessero bisogno». All’assegnazione delle stanze provvederà direttamente la Onlus «Bianca nel cuore», fondata sempre da Ghiro. « Ho scelto stanze da 40 metri quadrati, adeguate ai bisogni di queste famiglie - prosegue Soave - e mano a mano che ricevo questi ospiti sto cercando di capire quali siano le loro necessità e i loro bisogni principali: vorrei mettere loro a disposizione ciò di cui hanno bisogno, e organizzare il più possibile il servizio e l’accoglienza come un abito su misura».
«Cose come queste aprono il cuore - aggiunge Monica Ghiro - danno una mano importante in quel cammino pieno di difficoltà e insidie com’è quello dei genitori di questi bimbi speciali. Grazie alla disponibilità di Mamma Anna e di Fulvio Soave ora hanno qualche speranza in più».