Melegatti, Regione in campo «Sì al salvataggio tutto veneto»
Endorsement della Donazzan per Hausbrandt, in attesa dei giudici
Un filo diretto con il VERONA ministero dello Sviluppo economico e un nuovo incontro già fissato per il 13 marzo. Il tavolo regionale dedicato a Melegatti ha visto la conferma di un impegno in prima persona dell’assessore al Lavoro Elena Donazzan (che fino a ieri era rimasta un po’ defilata nella vicenda) e la nascita di un asse tra organizzazioni sindacali, Regione e Hausbrandt, l’azienda trevigiana impegnata nel salvataggio e nell’acquisizione di Melegatti. Va detto che in rappresentanza di Melegatti non era presente nessuno dei soci di controllo attuali e che il nuovo endorsement per Hausbrandt dell’assessore segue quanto già dichiarato dal presidente della Regione Luca Zaia che aveva benedetto l’interessamento dell’azienda guidata da Fabrizio Zanetti, per un’operazione tutta made in Veneto. «Condivido le aspettative e le speranze dei lavoratori e dei sindacati – ha sottolineato l’assessore – nei confronti della storica azienda veneta che ha deciso di proporre un piano di acquisizione e di rilancio di Melegatti. La soddisfazione di poter vedere nel futuro industriale un imprenditore vero, in carne ed ossa, e inoltre veneto, è davvero grande perché, nell’ultimo periodo, ad avvicinarsi alle imprese sono stati per lo più fondi di investimento, che hanno nelle loro prospettive, nella migliore delle ipotesi, il rilancio e la successiva vendita, oppure la sola soddisfazione finanziaria. La prospettiva delineata dall’offerta del gruppo industriale trevigiano, invece, potrebbe garantire una produzione industriale stabile e un progetto di solido sviluppo produttivo».
Da sottolineare, però, che Abalone Asset Management, cioè il gruppo maltese che ha finanziato la campagna produttiva di Natale, solo pochi giorni fa ha ribadito il proprio interesse nel portare a termine l’operazione di salvataggio della Melegatti, eventualmente anche in accordo con Hausbrandt. Quindi, non è detto che quella dell’azienda trevigiana sia l’unica opzione in campo, nonostante sia ciò che la politica regionale dimostra di preferire. Altro punto importante è che il prossimo incontro tra le parti è fissato a metà marzo, cioè ben oltre il 23 febbraio. Venerdì prossimo è una data fondamentale perché i giudici stabiliranno se Melegatti potrà o meno proseguire all’interno della procedura concorsuale. «A quella data – chiarisce nella nota Donazzan – ci auguriamo che il quadro aziendale sia definito e di poter così parlare del futuro di Melegatti». Dal canto loro le organizzazioni sindacali, dopo l’incontro in Regione, guardano al futuro con moderato ottimismo. «L’impegno messo in campo da Hausbrandt, azienda veneta strutturata e responsabile, ha generato un clima di ottimismo e speranza. Poter contare su un imprenditore sicuramente aiuta e conforta, però le molteplici difficoltà vissute in questi mesi, dovute alle scelte discutibili e poco chiare della proprietà, ci obbligano alla cautela».