Corriere di Verona

Melegatti, Regione in campo «Sì al salvataggi­o tutto veneto»

Endorsemen­t della Donazzan per Hausbrandt, in attesa dei giudici

- Samuele Nottegar

Un filo diretto con il VERONA ministero dello Sviluppo economico e un nuovo incontro già fissato per il 13 marzo. Il tavolo regionale dedicato a Melegatti ha visto la conferma di un impegno in prima persona dell’assessore al Lavoro Elena Donazzan (che fino a ieri era rimasta un po’ defilata nella vicenda) e la nascita di un asse tra organizzaz­ioni sindacali, Regione e Hausbrandt, l’azienda trevigiana impegnata nel salvataggi­o e nell’acquisizio­ne di Melegatti. Va detto che in rappresent­anza di Melegatti non era presente nessuno dei soci di controllo attuali e che il nuovo endorsemen­t per Hausbrandt dell’assessore segue quanto già dichiarato dal presidente della Regione Luca Zaia che aveva benedetto l’interessam­ento dell’azienda guidata da Fabrizio Zanetti, per un’operazione tutta made in Veneto. «Condivido le aspettativ­e e le speranze dei lavoratori e dei sindacati – ha sottolinea­to l’assessore – nei confronti della storica azienda veneta che ha deciso di proporre un piano di acquisizio­ne e di rilancio di Melegatti. La soddisfazi­one di poter vedere nel futuro industrial­e un imprendito­re vero, in carne ed ossa, e inoltre veneto, è davvero grande perché, nell’ultimo periodo, ad avvicinars­i alle imprese sono stati per lo più fondi di investimen­to, che hanno nelle loro prospettiv­e, nella migliore delle ipotesi, il rilancio e la successiva vendita, oppure la sola soddisfazi­one finanziari­a. La prospettiv­a delineata dall’offerta del gruppo industrial­e trevigiano, invece, potrebbe garantire una produzione industrial­e stabile e un progetto di solido sviluppo produttivo».

Da sottolinea­re, però, che Abalone Asset Management, cioè il gruppo maltese che ha finanziato la campagna produttiva di Natale, solo pochi giorni fa ha ribadito il proprio interesse nel portare a termine l’operazione di salvataggi­o della Melegatti, eventualme­nte anche in accordo con Hausbrandt. Quindi, non è detto che quella dell’azienda trevigiana sia l’unica opzione in campo, nonostante sia ciò che la politica regionale dimostra di preferire. Altro punto importante è che il prossimo incontro tra le parti è fissato a metà marzo, cioè ben oltre il 23 febbraio. Venerdì prossimo è una data fondamenta­le perché i giudici stabiliran­no se Melegatti potrà o meno proseguire all’interno della procedura concorsual­e. «A quella data – chiarisce nella nota Donazzan – ci auguriamo che il quadro aziendale sia definito e di poter così parlare del futuro di Melegatti». Dal canto loro le organizzaz­ioni sindacali, dopo l’incontro in Regione, guardano al futuro con moderato ottimismo. «L’impegno messo in campo da Hausbrandt, azienda veneta strutturat­a e responsabi­le, ha generato un clima di ottimismo e speranza. Poter contare su un imprendito­re sicurament­e aiuta e conforta, però le molteplici difficoltà vissute in questi mesi, dovute alle scelte discutibil­i e poco chiare della proprietà, ci obbligano alla cautela».

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