Il coltello, poi la fuga Due rapinatori assaltano una farmacia
Due banditi hanno agito al Saval. Forse gli stessi del colpo di martedì al Chievo
Nel mirino dei rapinatori sono tornate ancora una volta le farmacie della città. Ma questa volta, a differenza del colpo messo a segno martedì mattina al Chievo, uno dei due rapinatori entrati in azione poco dopo mezzogiorno era armato di coltello. È accaduto ieri nella farmacia Sant’Anna di via Alvise Da Mosto, al Saval.
L’orario è lo stesso, la VERONA dinamica pure. Come, del resto, l’obiettivo: nel mirino dei rapinatori sono tornate ancora una volta le farmacie della città. Ma questa volta, a differenza del colpo messo a segno martedì mattina al Chievo, uno dei due rapinatori entrati in azione poco dopo mezzogiorno era armato.
L’uomo, casco integrale nero calato sul viso per nascondere la propria identità, ha sfoderato un coltello da cucina dopo essere entrato nella farmacia Sant’Anna di via Alvise Da Mosto, al Saval. Anche il complice, che indossava un casco sempre integrale ma grigio, lo ha accompagnato all’interno per spaventare i dipendenti, ma è rimasto a «fare da palo» per controllare che, nel frattempo, non arrivasse nessuno.
L’allarme è scattato verso mezzogiorno: i due hanno impiegato pochi minuti, proprio come accaduto martedì mattina alla farmacia comunale del Chievo, in via Aeroporto Berardi. Dopo aver mostrato il coltello, il malvivente si è lanciato verso il bancone e, dopo averlo scavalcato con un balzo, si è diretto verso il registratore di cassa afferrando i contanti presenti all’interno.
Il bottino è ancora da quantificare, ma secondo una prima stima si aggirerebbe attorno ai 600 euro. I due, che fortunatamente non hanno ferito nessuno, sono poi usciti velocemente e si sono dileguati in sella a uno scooter, verso viale Colombo. Sul posto sono intervenuti immediatamente i poliziotti delle volanti che hanno «setacciato» la zona alla ricerca dei fuggitivi mentre i colleghi della squadra mobile e della polizia scientifica effettuavano i rilievi alla ricerca di indizi utili a risalire all’identità dei rapinatori.
Al momento, gli investigatori non si sbilanciano. Ma non è escluso che possa trattarsi della stessa banda. Anche martedì mattina, al Chievo, i banditi erano due e, dopo essere entrati, uno era rimasto sull’ingresso a fare da palo mentre l’altro aveva scavalcato il bancone per prendere l’incasso. In quell’occasione erano riusciti a rubare circa 500 euro. Dalle testimonianze dei dipendenti e di una cliente che si trovava all’interno, si sarebbe trattato di un giovane dai tratti somatici indiani e di un uomo probabilmente italiano di età compresa tra i 60 e i 70 anni. I due erano stati ripresi dalle telecamere della farmacia e le indagini sono ancora in corso per cercare di arrivare alla loro identificazione.
Anche ieri, al Saval, le telecamere avrebbero ripreso i due rapinatori. Ma questa volta, entrambi hanno nascosto i loro volti con caschi integrali prima di fuggire in scooter. Non è escluso che qualche indizio possa arrivare anche da eventuali impronte rilevate sul posto dalla polizia scientifica. Intanto, le indagini della squadra mobile proseguono a ritmo serrato.