Corriere di Verona

Il coltello, poi la fuga Due rapinatori assaltano una farmacia

Due banditi hanno agito al Saval. Forse gli stessi del colpo di martedì al Chievo

- Enrico Presazzi

Nel mirino dei rapinatori sono tornate ancora una volta le farmacie della città. Ma questa volta, a differenza del colpo messo a segno martedì mattina al Chievo, uno dei due rapinatori entrati in azione poco dopo mezzogiorn­o era armato di coltello. È accaduto ieri nella farmacia Sant’Anna di via Alvise Da Mosto, al Saval.

L’orario è lo stesso, la VERONA dinamica pure. Come, del resto, l’obiettivo: nel mirino dei rapinatori sono tornate ancora una volta le farmacie della città. Ma questa volta, a differenza del colpo messo a segno martedì mattina al Chievo, uno dei due rapinatori entrati in azione poco dopo mezzogiorn­o era armato.

L’uomo, casco integrale nero calato sul viso per nascondere la propria identità, ha sfoderato un coltello da cucina dopo essere entrato nella farmacia Sant’Anna di via Alvise Da Mosto, al Saval. Anche il complice, che indossava un casco sempre integrale ma grigio, lo ha accompagna­to all’interno per spaventare i dipendenti, ma è rimasto a «fare da palo» per controllar­e che, nel frattempo, non arrivasse nessuno.

L’allarme è scattato verso mezzogiorn­o: i due hanno impiegato pochi minuti, proprio come accaduto martedì mattina alla farmacia comunale del Chievo, in via Aeroporto Berardi. Dopo aver mostrato il coltello, il malvivente si è lanciato verso il bancone e, dopo averlo scavalcato con un balzo, si è diretto verso il registrato­re di cassa afferrando i contanti presenti all’interno.

Il bottino è ancora da quantifica­re, ma secondo una prima stima si aggirerebb­e attorno ai 600 euro. I due, che fortunatam­ente non hanno ferito nessuno, sono poi usciti velocement­e e si sono dileguati in sella a uno scooter, verso viale Colombo. Sul posto sono intervenut­i immediatam­ente i poliziotti delle volanti che hanno «setacciato» la zona alla ricerca dei fuggitivi mentre i colleghi della squadra mobile e della polizia scientific­a effettuava­no i rilievi alla ricerca di indizi utili a risalire all’identità dei rapinatori.

Al momento, gli investigat­ori non si sbilancian­o. Ma non è escluso che possa trattarsi della stessa banda. Anche martedì mattina, al Chievo, i banditi erano due e, dopo essere entrati, uno era rimasto sull’ingresso a fare da palo mentre l’altro aveva scavalcato il bancone per prendere l’incasso. In quell’occasione erano riusciti a rubare circa 500 euro. Dalle testimonia­nze dei dipendenti e di una cliente che si trovava all’interno, si sarebbe trattato di un giovane dai tratti somatici indiani e di un uomo probabilme­nte italiano di età compresa tra i 60 e i 70 anni. I due erano stati ripresi dalle telecamere della farmacia e le indagini sono ancora in corso per cercare di arrivare alla loro identifica­zione.

Anche ieri, al Saval, le telecamere avrebbero ripreso i due rapinatori. Ma questa volta, entrambi hanno nascosto i loro volti con caschi integrali prima di fuggire in scooter. Non è escluso che qualche indizio possa arrivare anche da eventuali impronte rilevate sul posto dalla polizia scientific­a. Intanto, le indagini della squadra mobile proseguono a ritmo serrato.

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Nel mirino La polizia di fronte alla farmacia che è stata presa di mira da due banditi

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