Corriere di Verona

Dall’università a cani e pecore La storia di Silvia

- Samuele Nottegar

«Ho lasciato la città per tornare alle mie origini», racconta Silvia Montanaro, 28 anni, che vive sopra Velo Veronese. Ha scelto personalme­nte di allontanar­si dalla città dopo gli studi.

Un grande rustico tranquillo e isolato in contrada Vanti a quasi 1100 metri di altitudine, sopra Velo Veronese. Manca il nonno un po’ burbero, ma poi ci sono il cane, (a dire la verità ce ne sono 11 più una ventina di cuccioli), le pecore e le caprette. E lei non è Heidi, ma Silvia Montanaro. Nessuna istitutric­e l’ha mandata a vivere lassù, ma ha scelto personalme­nte di allontanar­si dalla città dopo gli studi in Lingue (che si completera­nno tra non molto), per dedicarsi a una vita che segua i ritmi della natura e quelli dell’allevament­o, anche errabondo, di greggi e cani da pastore. A 23 anni ha deciso che il centro città non faceva più per lei e ha eletto come luogo d’adozione l’alta Lessinia. Qui, da cinque anni, c’è la sua azienda agricola che ha battezzato Stato Brado. «Ho lasciato la città – racconta – per tornare alle mie origini, questi sono i luoghi della mia infanzia. Studiavo lingue con l’obiettivo di insegnare, ma la passione per la montagna e gli animali ha prevalso».

E così oggi che ha 28 anni, si trova a gestire un gregge di 60 pecore brogne (razza autoctona della Lessinia) da cui ricava latte, formaggi e lana. L’attività di pastora le permette di sostenere il suo progetto che è quello di avviare un vero e proprio allevament­o, unico nella zona, di cani del Lagorai, animali adatti per guidare le greggi, e di Griizot della Lessinia

La nuova tendenza Gli agnelli sono puliti e affettuosi, possono vivere in una casa con giardino con cani e gatti

che, invece, vengono utilizzati per le mandrie di mucche. Le pecore, quindi, servono per fornire materie prime, ma anche come «scuola» per i cani che così imparano come si governa un gregge. Ma non solo. Ogni anno una decina di agnellini viene allevato per essere trattato come animale da compagnia. «È ancora una cosa poco diffusa, ma i cuccioli sono speciali, intelligen­ti, affettuosi e puliti. Possono vivere in una casa con giardino, in compagnia di persone, cani e gatti. Possono essere compagni ideali per bambini e anziani, anche per la pet teraphy e tranquilla­mente si possono portare in giro al guinzaglio». Sul sito dell’azienda è possibile richiedere un agnellino in adozione.

L’idea di Silvia, che nel frattempo è diventata consiglier­e di Confagrico­ltura Verona, però, è quella di far evolvere il progetto di Stato Brado. L’obiettivo è costruire un vero e proprio centro multifunzi­onale per cani. Nel corso di quest’anno completerà l’acquisizio­ne dei terreni e della casa fino ad oggi presi in affitto e così potrà concretizz­are le sue idee. zHo in mente un grande centro per cani – racconta – con piscina e aree per le varie attività. Poi vorrei aderire alle iniziative delle fattorie didattiche e fare un grest estivo, a contatto con la natura e gli animali. Infine c’è l’idea di aprire un agriturism­o: ho 4 stanze dove gli ospiti possono venire con i loro cani che saranno naturalmen­te i benvenuti. Credo fortemente in un lavoro ecososteni­bile e in una vita dedita alla protezione della natura e di un territorio, quello dei cimbri della Lessinia, meraviglio­so e ricco di tradizioni, che vanno tenute vive».

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Silvia Montanaro con i suoi cani in Lessinia in contrada Vago, frazione di Velo Veronese a un’altitudine di 1.100 metri d’altezza
Le sorridono i monti Silvia Montanaro con i suoi cani in Lessinia in contrada Vago, frazione di Velo Veronese a un’altitudine di 1.100 metri d’altezza
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Laureanda Montanaro sta concludend­o gli studi in Lingue all’Università, ma il suo sogno è far decollare la sua azienda, «Stato Brado»

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