Mozart? Si può mischiare con Gloria Gaynor
Giovedì e venerdì al Ristori «Big Nightmare Music» con il violinista Igudesman e il pianista Hyung-ki-Joo, inventori di uno spettacolo fatto di «incidenti» tra repertorio colto e pop, tutto giocato sulla sorpresa e l’ironia
Iloro maestri. «Maradona e Alfred Hitchcock… perché non sai mai cosa può succedere». Un pallone tra i piedi di Maradona. Una sceneggiatura in mano a Hitchcock. E uno strumento in mano a Aleksey Igudesman e Hyung-ki-Joo. L’effetto è quello lì. Sai da dove cominci, non sai dove arriverai. Quando Igudesman imbraccia il violino e Hyung-ki-Joo siede al pianoforte, Wagner può sfociare nella musica klezmer e la musica klezmer a sua volta nel tema di Star Wars, «I Will Survive» di Gloria Gaynor può aprire il varco per una traversata nei secoli che tocca le fughe barocche così come «The Final Countdown» degli Europe e il «Rondò alla Turca» di Mozart può diventare «Alla Molto Turca» con le prevedibili conseguenze del caso.
Russo di San Pietroburgo, Igudesman. Inglese nato da genitori sudcoreani, Joo. Una faccia della loro carriera è quella rispettosa del codice, del copione. L’altra faccia è quella che si sfoga in «Big Nightmare Music», dissacrante spettacolo di incidenti tra cultura classica e pop, tecnica e ironia. Uno spettacolo internazionale. Decollato tra Europa, Asia e Russia per approdare negli Stati Uniti, in quell’istituzione newyorkese ch’è la Carnegie Hall, ma anche alla Chicago Symphony Hall o all’Hollywood Bowl. Fonte primaria, per lo spettacolo, quegli sketch che su internet, lato YouTube, registrano circa 35 milioni di visualizzazioni: tipo quello con l’attore John Malkovich nei panni di un critico che preten- de religiosità dalla loro esecuzione di Bach, o quelli con altri grandi nomi della musica classica come Emanuel Ax, Joshua Bell, Janine Jansen, Gidon Kremer. «È un concerto “tutto da vedere”», annunciano allora dal Teatro Ristori, dove giovedì
tenuto un convegno sulle opportunità di formazione, di lavoro e mobilità giovanile a cui ha partecipato anche il vicedirettore dell’Ansa Stefano Polli. La tre giorni veronese proseguirà oggi con un’intera giornata dedicata alla redazione del Progetto Erasmus+ (per una singolare coincidenza proprio nel giorno dell’arrivo a Verona di «nonno Erasmus», lo spagnolo Miguel Castillo). Domani l’evento finale dedicato alla predisposizione e finalizzazione del progetto.