Collettore del Garda, avviata la cabina di regia «Il lago è una risorsa»
La direzione del ministero dell’Ambiente si è riunita ieri nella sede dell’Ato Veronese per avviare la prima cabina di regia operativa per la realizzazione del nuovo collettore del lago di Garda. Precisamente si tratta della messa in atto della «Convenzione Operativa» nata dal Protocollo d’Intesa tra tutti gli enti coinvolti. La «task force», infatti, ha il compito di coordinare le attività di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere, suddivise in 13 lotti funzionali su entrambe le sponde del Garda. Ai nastri di partenza della Cabina di Regia sono intervenuti Gaia Checcucci, Direttore per la salvaguardia del Territorio e delle Acque del ministero dell’Ambiente e Pier Gino Megale dell’Unità di Assistenza Tecnica Sogesid spa della Direzione generale.
Un primo passaggio ufficiale del governo, (che ha stanziato 100 milioni, il 40% della spesa sul totale di 220 milioni), propedeutico al prossimo incontro con i tecnici del ministero previsto in maggio, quando saranno stati affidati gli incarichi per la progettazione definitiva degli interventi. È infatti, aperto dal 2 febbraio il bando europeo per il progetto definitivo che scade il 13 marzo. «La nostra partecipazione – commenta Checcucci - ha l’intento di rendere più tangibile il significato di un lavoro che non si limita solo a mettere i soldi, bensì supporta le realtà locali in questo grande disegno strategico, perché il lago di Garda è una risorsa idrica importante per tutto il Paese».