Corriere di Verona

Si ferma Büchel, a Pecchia resta soltanto Calvano

Contro il Torino al Bentegodi sarà un centrocamp­o inedito

- Fontana

Si scalda Simone Calvano. Fabio Pecchia pensa a lui per variare gli equilibri in mezzo nella partita di domenica con il Torino, al Bentegodi. Una scelta obbligata dopo che, ieri, Marcel Büchel si è sottoposto a degli accertamen­ti clinici che hanno rilevato un trauma contusivo alla coscia sinistra con versamento ematico e piccola lesione della fascia muscolare. Già prima Pecchia stava valutando l’impiego di Calvano. Adesso, a maggior ragione, si andrà in quella direzione.

Il mercato di gennaio, per l’Hellas, si è tradotto, anche, nelle cessioni di Bessa e Bruno Zuculini. Pecchia, così, ha dovuto vedersela con numeri stretti e si è affidato a una coppia in mediana che, da subito, è stata caratteriz­zata da obbligator­i adeguament­i: Büchel, dunque, più Valoti (che proprio ieri ha prolungato il contratto fino al 2021). La cosa ha funzionato nella giornata di grazia di Firenze, ma poi non ha mai convinto. Con Roma, Sampdoria e Lazio, proprio il centrocamp­o è stato il nervo scoperto dell’Hellas. Fase di costruzion­e ridotta al minimo e, quanto a quella di interdizio­ne, i numeri dei tiri scoccati verso la porta di Nicolas sono la conferma della scarsa tutela garantita a una difesa finita presto sotto «bombardame­nto».

L’infortunio di Büchel lancia l’ipotesi Calvano, per dare un’altra struttura a un reparto che annaspa. Parabola singolare, quella di questo ragazzo che il Verona prelevò in prestito dal Milan, nel 2012: dicevano che sarebbe stato il nuovo Nocerino, invece ha finito per far perdere le tracce nelle categorie inferiori, girando tra il San Marino, il Lanciano, l’AlbinoLeff­e, la Pistoiese, il Teramo, il Tuttocuoio e la Reggiana. Intanto il suo cartellino era diventato per intero dell’Hellas. In estate è rientrato nelle file del club gialloblù. Doveva essere girato altrove ma delle complicazi­oni tecniche non hanno permesso che venisse definito il trasferime­nto. Così è rimasto a Verona e ha preso ad allenarsi con un vigore e una dedizione che hanno convinto Fabio Pecchia a dargli un’opportunit­à nel momento in cui Mattia Zaccagni si è bloccato per un’infiammazi­one al tendine rotuleo del ginocchio sinistro (infine, ha dovuto operarsi martedì e la sua stagione è da considerar­si conclusa).

Calvano, inserito nella lista dei giocatori utilizzabi­li, si è ricavato sempre più spazio, sia pure da subentrato. L’esordio in Coppa Italia con il Chievo, e poi un progressiv­o aumento del minutaggio: Calvano ha raccolto, in campionato, otto presenze, per un totale di 147’. Con la Lazio è stato l’unico gialloblù a provare a mettere pressione alla porta biancocele­ste, con una conclusion­e alta di poco, oltre la traversa di Strakosha. Ha una conformazi­one atletica che manca agli altri giocatori di centrocamp­o dell’Hellas: muscolare e dinamico, ha buona corsa e si fa sentire nei contrasti. Proprio quello che il Verona non ha mai avuto sufficienz­a, finora. E per questo Pecchia lo tiene pronto per aggredire il Toro.

 ??  ?? Dall’alto Mattia Zaccagni, bloccato per un problema al ginocchio, Marcel Büchel infortunat­osi a una coscia. Resta, per far coppia con Valoti, il solo Simone Calvano
Dall’alto Mattia Zaccagni, bloccato per un problema al ginocchio, Marcel Büchel infortunat­osi a una coscia. Resta, per far coppia con Valoti, il solo Simone Calvano
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